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Calore geotermico in aumento al Bardarbunga:Il punto sulla crisi vulcanica Islandese

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Calore geotermico in aumento al Bardarbunga:Il punto sulla crisi vulcanica Islandese

Dettagli: Categoria principale: Scienze Naturali; Categoria: Vulcanologia; Pubblicato 30 Ottobre 2014; Scritto da Paolo Lui

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Ufficiale: è ora la più grande eruzione effusiva in Islanda da quella accaduta al Laki

La Sismicità continua nel vulcano Bardarbunga, situato nel ghiacciaio Vatnajokull, in islanda, e anche il calore geotermico continua ad aumentare. Ieri gli scienziati, su un volo di sorveglianza sopra il vulcano, hanno potuto vedere chiaramente i calderoni che si sono formati nel ghiacciaio sul bordo occidentale e sud-orientale della caldera.

Il calderone più grande si è approfondito di 25 metri in un mese. Gli scienziati collegano questo sviluppo alla subsidenza della caldera, che ora misura 40 metri. La subsidenza non può essere rilevata ad occhio nudo, visto che la caldera è larga 8 km.

1 Bardarbunga

In contemporanea, l'eruzione fissurale all'Holuhraun, a nord del Vatnajökull, continua. La lava in eruzione in quella zona ha origine nella camera magmatica del Bardarbunga e viene incanalata al sito in eruzione tramite una diga invadente, che ha costruito un canale sotterraneo prima dell'eruzione iniziata nel mese di agosto. Un dato è ufficiale: l'eruzione all'Holuhraun è ora la più grande eruzione effusiva in Islanda da quella accaduta al Laki! Un Volume pari a più di 0,8 km3, come dimostrano le immagini seguenti.

Un bel video dell'eruzione, in cui si combinano immagini con il drone e immagini fisse:

Nessuno è morto nell'eruzione, e la colonna di cenere non è abbastanza alta per penetrare nella stratosfera e causare cambiamenti climatici, per ora. Ma i milioni di tonnellate di zolfo emesse fino ad ora sono un esperimento senza precedenti, e gli scienziati sono in una fase di test per gli effetti della esposizione ai gas tossici, come scritto nella recente ricerca pubblicata su Nature. In Islanda, l'ultimo evento simile è stata una eruzione da fenditura nota come i "Fuochi del Krafla", che ha avuto inizio nel 1975 e durò a fasi alterne fino al 1984, ci informa Freysteinn Sigmundsson, un vulcanologo presso l'Università d'Islanda e co-leader del centro di monitoraggio vulcanico FUTUREVOLC: "Se la corrente eruzione sta toccando il magma in profondità nella crosta, come il volume della lava e la chimica suggeriscono, potrebbe continuare per mesi o addirittura anni, con risvolti climatici e ambientali imprevedibili".

Diretta live dalla zona: