Geologia, Ecologia e critica ambientale
Gruppo di geologi scopre un antico CANYON sepolto nel sud del Tibet
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- Categoria principale: Scienze Naturali
- Categoria: Geologia, Ecologia e critica ambientale
- Pubblicato 21 Novembre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Si tratta del Yarlung Tsangpo, scoperto vicino alla gola Tsangbo, piuttosto stretta e con alla base circa 250 metri di sedimenti. Le montagne in alto a sinistra (nell'immagine) appartengono al massiccio del Namche Barwa. In precedenza gli scienziati avevano sospettato che i detriti depositati da un ghiacciaio in primo piano avevano dato la stura per la formazione della ripida gola Tsangbo, anche se le nuove scoperte hanno poi fatto crollare questa ipotesi.
"Sono stato molto sorpreso quando i miei colleghi, Jing Liu-Zeng e Dirk Scerler, mi hanno mostrato la presenza evidente di questo canyon nel sud del Tibet", afferma Jean-Philippe Avouc, professore di geologia al Cletech. "Quando ho visto per la prima volta i dati, continua, sono rimasto molto meravigliato, è stato davvero una grandissima scoperta".
Avouc e i suoi colleghi, che sono in primis interessati allo studio della tettonica e della sua evoluzione, possono utilizzare dettagliati strumenti come il GPS e i sismografi per studiare la deformazione della crosta terrestre al giorno d'oggi. Ma se sono interessati a studiare i cambiamenti che si sono verificati milioni di anni fa, questi strumenti non sono più utili. In questi casi i fiumi diventano la fonte principale di informazioni, perchè si lasciano alle spalle le "firme" geo-morfologiche che i geologi possono studiare per conoscere il modo in cui questi corsi d'acqua hanno interagito con il territorio, aiutandoli così a definire, con precisione, quando e soprattutto di quanto la Terra è cambiata con il tempo.
"Stiamo cercando informazioni proprio dai fiumi per approndire lo studio della tettonica, prosegue Avouc. In questo caso abbiamo utilizzato un paleocanyon che è stato per l'appunto scolpito proprio da un fiume. Recuperando la geometria del fondo del canyon, siamo stati in grado di dire quanto la gamma si è spostata verso l'alto e soprattutto quando ha cominciato a muoversi".
L'anno scorso gli ingegneri civili della China Earthquake Administration perforarono il fondovalle in cinque posizioni diverse lungo il fiume Yarlung Tsangbo, mentre poco dopo l'ex studente laureato al Caltech Jing Liu-Zeng ha condiviso questi dati con Avouc e Dirk Scherler. Proprio Scherler aveva già lavorato nell'Himalaya più occidentale, ove il fiume Indo ha tagliato profondamente nel Tibet, e ha immediatamente rinosciuto che i nuovi dati suggerivano la presenza di un paleocanyon.
Liu-Zeng e Scherler hanno poi analizzato i dati di base e hanno scoperto che in vari punti ci sono stati dei conglomerati sedimentari arrotondati, ghiaia e rocce più grandi cementati insieme, associati allo scorrimento dei fiumi fino ad una profondità di circa 800 metri. Questo ha quindi suggerito che il fiume ha scolpito in profondità questo plateau.
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