Editoriali
Ma dov'è finita la vera METEOROLOGIA?
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- Categoria principale: Meteo Italia
- Categoria: Editoriali
- Pubblicato 02 Settembre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Chi sceglie di intraprendere un percorso nella propria vita sa anche quanta strada c'è da percorrere affinchè l'obiettivo prefissato diventi la realtà. Purtroppo si tratta di un cammino difficile, pieno di ostacoli, avversità, insidie e difficoltà di ogni genere, dalla più piccola alla più grande, dalla più meno incisiva alla più importante.
Poi sta a noi, una volta appreso il rischio, decidere se vale davvero o no la pena di andare avanti...
Ma poi succede che ti imbatti nei meandri che circondano il web in tutta la sua enormità di dettagli, di ricchezze, di tutto e di più...e ti accorgi che forse sei capitato in un mondo che in fin dai conti non senti tanto tuo, anche se la normalità, la modernità di portano a pensare a questo...
Se hai deciso di distinguerti dagli altri per quello che sei allora devi farlo davvero, farsi trascinare significa non credere più nei propri ideali e quando succede questo bhè, non si è più la persona che eravamo, si viene trascinati in un vortice da cui è difficile poi far ritorno.
Ma se si è forti davvero allora tutto, ma proprio tutto viene più facile; il sacrificio, l'amore, la passione, la forza, il coraggio e l'assiduità. Perchè se amalgamiamo il tutto in un unico concetto non possiamo far altro che tirar fuori dal cilindro qualcosa di davvero speciale, meraviglioso, unico, che tutti vorrebbero, ma che la modernità inevitabilmente cancella.
Ora non si ragiona più con il cuore, con la testa, con i sentimenti, ora si ragiona con altro, con il materiale, con il fittizzio, con l'oggettività e soprattutto con il cinismo, perchè chi è più spietato ha sempre la meglio su chi invece vuol fare del bene insegnando...
Come si fa a far sovrastare una passione per un piccolo clik del mouse? Come si fa, per chi vive di sentimento e amore, a far passare tutto questo inosservato? Perchè infondo la meteorologia è passione, è veder formarsi un temporale, affacciarsi dalla finestra aspettando un fiocco di neve, sedersi davanti al balcone ad osservare il rumore della pioggia, il vento che muove continuamente gli scaccia pensieri.
E' tutto, è la vita di ognuno che ha deciso di "imbattersi", di vivere questa scienza in tutta la sua bellezza, in tutta la sua interezza. Ci hanno scolarescamente insegnato che quando piove tanto c'è un nubifragio, che quando c'è una perturbazione ci sono le nuvole, che quando soffia il vento c'è eolo che si sta arrabbiando. Ma sono questi gli insegnamenti che servono per aiutarci a crescere, per farci capire che la natura non è solo paesaggi, bellezze...è anche molto di più, è poesia, gioco di colori, di rumori e di forze.
Ma ad oggi, con il passare degli anni, c'è chi davvero ci gioca con queste bellezze; cos'è una bomba d'acqua? Cos'è una tempesta? Cos'è un anticiclone perturbato? Ma ci rendiamo conto che così facendo non si fa altro che rovinare una passione? Perchè dobbiamo cambiare le nostre vedute solo per far si che il nostro articolo, il nostro editoriale, venga letto dal doppio delle persone?
Fin da piccoli ci insegnano i principi della vita, l'onestà, l'intelligenza, ci aiutano a controllare le paure e le ansie, ci indirizzano verso un cammino che poi siamo noi a dover percorrere con tutte le consapevolezze del caso. Per poi far che cosa? Leggere nel dovunque che la pioggia è diventata una bomba d'acqua, manco fossimo in un cartone animato...
Ma la vera meteorologia è un'altra cosa e per fortuna ci sono ancora persone che la amano interamente per quella che è, VERA, non inventata, modificata o giostrata a piacimento. Chi di meteorologia è cresciuto sa, è consapevole da che cosa è circondato, non bada alle ciance, ma vive di concretezza, ama il modo in cui la natura si approccia a noi continuamente. E non gode nell'osservare una carta modellistica che propone inverni glaciali, anzi ci ride su e pensa: "magari fosse vero, ma domani è un altro giorno".
Bene, è questa la meteorologia che vogliamo, è questo che ai nostri figli impareremo quando cresceranno, insegneremo loro che osservare le nuvole non è come giocare con i videogames, ma è interagire per un attimo con la natura, perchè in quel modo ci sta mandando qualche segnale, ci sta facendo osservare le proprie bellezze. Ma solo chi ha cuore e passione può captarne i segnali, gli altri non ci riusciranno mai, perchè la meteorologia, quella vera, non sanno nemmeno cos'è, non gli appartiene, forse non la meritano neppure...
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