Gli scienziati "dissidenti " dicono...
Correnti Oceaniche: Il rallentamento della AMOC risultato delle Fluttuazioni Oceaniche Naturali, Non Antropiche
- Dettagli
- Categoria principale: Clima
- Categoria: Gli scienziati "dissidenti " dicono...
- Pubblicato 15 Maggio 2014
- Scritto da Paolo Lui
Il marcato rallentamento negli ultimi dieci anni delle calde correnti dell'Oceano Atlantico, che portano clima mite per l'Europa nord-occidentale, può essere causato da variazioni naturali, e non dal presunto cambiamento climatico antropico, come è stato suggerito in precedenza...
L'Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC) fa parte del grande nastro trasportatore oceanico che circola incessantemente l'acqua di mare, il calore, e le sostanze nutritive in tutto il mondo. In particolare, trasporta grandi quantità di acqua calda dai tropici ai poli, riscaldando le isole britanniche e marittime del nord Europa lungo la sua strada.
Ma dal 2004, sensori oceanici hanno rilevato un calo significativo nella forza delle correnti, e un raffreddamento dell'Atlantico subtropicale come risultato. Da metà 2009 a metà 2010, ad esempio, la circolazione è rallentata a due terzi della sua solita forza, e alcuni oceanografi ha suggerito che la caduta ha causato il clima aspramente freddo nel Regno Unito e in Europa occidentale in quell'inverno.
Scienziati climatici hanno ipotizzato che il rallentamento è legato ai presunti cambiamenti climatici di origine antropica. Ma un'analisi, presentata il mese scorso da un team di scienziati britannici all'assemblea annuale della European Geosciences Union di Vienna, indica che il rallentamento della AMOC potrebbe essere solo il risultato delle fluttuazioni oceaniche naturali. I ricercatori hanno aggiunto, però, che ci vorrà più tempo per il monitoraggio, per escludere definitivamente il cambiamento climatico come un fattore.
Dal 2004, 22 sensori sono stati distribuiti tra le Isole Canarie e la Florida, lungo la linea di latitudine a 26.5 ° nord, dove l'AMOC emette il massimo del suo calore. La matrice di sensori, conosciuta come la matrice di monitoraggio rapido del cambiamento climatico (RAPID Climate Change monitoring array), ha costantemente monitorato la forza e la temperatura della corrente a diverse profondità. Gli scienziati pensano che l'AMOC potrebbe essere soggetto a cambiamenti repentini che hanno probabilmente giocato un ruolo in eventi climatici antichi, come l'oscillazione improvvisa della temperatura tra 18.000 e 80.000 anni fa, durante l'ultimo periodo glaciale.
Il motore principale della AMOC, praticamente l'affondamento di acqua fredda e densa sul fondo dell'Atlantico settentrionale, è stato identificato come un potenziale "elemento di ribaltamento" nel sistema climatico della Terra, in cui piccole perturbazioni del clima potrebbero spingere il sistema oltre una soglia critica, con potenzialmente rilevanti conseguenze per gli esseri umani e gli ecosistemi.
"Potrebbe avere conseguenze significative per la società..."
Le Misurazioni precedentemente effettuate dal RAPID, hanno rivelato che la circolazione si è indebolita del 3% all'anno in media tra il 2004 e il 2008, con una forza media di 17,5 milioni di metri cubi al secondo. La maggior parte del calo, osservato nell'ultimo decennio, si è verificato tra aprile 2008 e marzo 2012, quando l'AMOC è stata di circa il 15% più debole, in media, rispetto ai quattro anni precedenti. Le misurazioni hanno inoltre dimostrato che la forza delle correnti variavano fino al 70% di anno in anno, a seconda del vento e della temperatura dell'acqua di mare.
Per scoprire se il declino a lungo termine osservato è compreso nell'intervallo di fluttuazioni annuali naturali, Chris Roberts, uno scienziato climatico presso il Centro Hadley del Met Office del Regno Unito a Exeter, che ha guidato l'ultima analisi, ha confrontato la tendenza osservata con le stime di forza della circolazione derivata da 14 modelli sullo stato dell'arte del clima oceanico. Se la variabilità della forza nella modellazione della circolazione dovesse differire in modo sostanziale dalle tendenze osservate, si potrebbe suggerire che il declino osservato è stato causato da un fattore di forzatura esterna come il cambiamento climatico.
Anche se il rallentamento continuasse al ritmo attuale, le tendenza non differiscono in modo significativo dalle stime plausibili di variabilità naturale per prossimi 18 anni, secondo le conclusioni modellistiche del gruppo di studio.
"Non c'è niente al momento che suggerirebbe che un qualcosa di drammaticamente preoccupante che sta succedendo", dice David Smeed, un oceanografo presso l'UK National Oceanography Centre di Southampton, e ricercatore incluso nel programma RAPID. Egli suggerisce che l'indebolimento dell'AMOC potrebbe essere a causa della Atlantic Multidecadal Oscillation (AMO) un ciclo naturale di variabilità oceanica, in cui le temperature dell'Atlantico variano da ogni 60 a 70 anni.
PS: ma guarda come tornano di moda queste variazioni climatiche naturali, e come ti rassicurano sul fatto che "al momento non c'è nessuna preoccupazione"... Sembrano quasi i discorsi sopraffini dei nostri politicanti...
Meteo Portale Italia © Riproduzione riservata
Homepage Chi siamo Info-Contatti-Archivio Lavora con noi Privacy e Cookies Note legali
Seguici anche su
Meteo Portale Italia - MALU s.r.l. - C.F. e P.IVA 08683291002
Copyright © 2011-2015 Meteo Portale Italia. Tutti i diritti riservati.
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.