Climoscurati: il "climapensiero libero"
Smascherata la bufala sul minino dei ghiacci artici! 5 istituti internazionali su 6 la smentiscono!
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- Pubblicato 13 Settembre 2011
- Scritto da Luciano Serangeli
Mentre alcune persone come il blogger americano Joe Romm in particolare, si affannano a propagandare il recente comunicato dell'Università di Brema che suggerisce che un nuovo minimo record dei ghiacci artici è stato raggiunto l’8 settembre 2011 con 4,24 milioni di kmq, ( vedi: http://iup.physik.uni-bremen.de:8084/amsr/minimum2011-en.pdf ) cinque altre fonti ufficiali dei dati del mare di ghiaccio, NSIDC, JAXA, DMI, CRYOSPHERE TODAY e NANSEN, non sono d'accordo con questa affermazione sul nuovo record (almeno non ancora).
Mentre per ora è tutt'altro che sicuro che non si raggiunga un nuovo record minimo, in quanto le correnti atmosferiche, quelle del vento e dell'oceano potrebbero ancora determinare una svolta verso il basso, il grafico NSIDC suggerisce che ci potrebbe addirittura essere stata una svolta in senso contrario nell'anno in corso.
NSIDC estensione del ghiaccio marino Artico - clicca per ingrandire.
Qui di seguito, è stata aggiunta una linea verticale per mostrare il punto di svolta per la media 1979-2000 (in rosso) e come si confronta con i dati attuali NSIDC.
La linea rossa indica il punto di svolta per la media 1979-2000 - clicca per ingrandire.
Il grafico JAXA, che utilizza un sensore satellitare diverso (AMSRE vs SSMI) suggerisce ugualmente che non abbiamo ancora raggiunto un nuovo record minimo e che potrebbe esserci stata la svolta annuale verso la crescita dell’estensione del ghiaccio.
JAXA estensione del ghiaccio marino Artico - dati giornalieri - clicca per ingrandire.
L'Istituto meteorologico danese (Danish Meteorological Institute ) mostra più o meno lo stesso:
Danish Meteorological Institute-Dati giornalieri estensione ghiaccio artico - clicca per ingrandire.
Il plot del NANSEN’s Arctic ROOS mostra una svolta simile, e suggerisce che non solo non abbiamo raggiunto un nuovo record minimo, ma che la misura non è scesa sotto quelle del 2008!
NANSEN Artico ROOS - estensione del ghiaccio marino - clicca per ingrandire.
CRYOSPHERE TODAY ha un plot delle anomalie che mostra come finora, il 2011 non ha superato il minimo record del 2007.
CRYOSPHERE TODAY - Arctic Sea Anomaly Ice - clicca per ingrandire
CRYOSPHERE TODAY ha un grafico ad area, che potete vedere qui , che sembra corrispondere al minimo del 2007, ma a differenza di altri fornitori di dati non fornisce comparazioni delle misure anno per anno, ma solo stagionali ( clicca per vedere ).
Per estensione, solo l'Università di Brema (vedi sotto) mostra esserci stata quest’anno la più bassa estensioni dei ghiacci senza mostrare alcuna svolta recente…
Eppure utilizza lo stesso sensore SSMI, esattamente come Nansen e NSIDC!!
Per cui la differenza di risultati deve essere per forza di cose, in maniera evidente, nel trattamento dei dati!!
Università di Brema misura ghiaccio marino - clicca per ingrandire
Dato che cinque altre fonti di dati del ghiaccio marino artico non mostrano un nuovo record minimo e suggeriscono che la svolta in senso contrario ( crescita dei ghiacci ) potrebbe essere stata imboccata, sembra strano ( anzi equivoco ) che l'Università di Brema esca fuori dal coro a dichiarare un nuovo record minimo, nota bene, in anticipo sulla fine della stagione dello scioglimento dei ghiacci dell’Artico.
La formulazione del loro comunicato stampa che leggete qui sotto sembra assai poco scientifica e più di un po’ sopra le righe:
- Messaggio di avviso dall’Artico:
L'estensione del ghiaccio del Mare Artico ha raggiunto l’8 di settembre 2011, con 4,240 milioni di Kmq un nuovo minimo storico. I fisici dell'Università di Brema ora confermano l'apprensione esistente dal luglio 2011 che lo scioglimento del ghiaccio nella regione artica potrebbe ulteriormente procedere e anche superare il precedente minimo storico del 2007. Sembra essere chiaro che questa è una ulteriore conseguenza della causa umana del riscaldamento globale con conseguenze mondiali. Conseguentemente, i mezzi di sussistenza di piccoli animali, alghe, pesci e mammiferi come orsi polari e foche sono sempre più ridotti. ”
La risposta al perché un tale linguaggio possa essere usato, forse prematuramente, a fronte di altri set di dati che attualmente non sono d'accordo, si può trovare nella prossimità del Climate Reality Project (aka the Gore-a-thon) il 14-15 settembre.
Al bisogno insomma di qualcosa a cui aggrapparsi malinconicamente, perché il ghiaccio marino non ha ripetuto nel 2008, 2009 e 2010, i minimi record del 2007 e perché l'Antartide non è stato cooperativo con "l’allarme fusione generale", rimanendo noiosamente "normale" e anche "sopra il normale" l’anno scorso.
Conosceremo la risposta, quando vedremo se questa missiva di Brema è inclusa nella prossima presentazione di Al Gore.
Potete scommetterci che sarà così!
Al riguardo del fatto che l’estensione del ghiaccio marino artico, abbia subito una recente svolta al rialzo nell’anno in corso, notate nella mappa sottostante, come nelle principali zone in cui albergano i ghiacci, la temperatura dell’aria superficiale è ben sotto lo zero.
Così spetterà eventualmente al vento, alle correnti oceaniche e ad altri capricci del tempo, determinare se abbiamo già toccato nei giorni scorsi la soglia minima annuale di estensione dei ghiacci, o se ci sarà ancora qualche perdita a venire.
Nel caso in cui ci sia già stata la virata verso un incremento dell’estensione delle superfici ghiacciate, ciò si sarà verificato circa una settimana prima del solito.
Attenzione: ci potrebbe essere ancora un’altra discesa verso il basso dell’estensione dei ghiacci, come è già accaduto nel 2010 e nel 2007, quindi non si può essere pronti ad affermare una svolta al rialzo certificata, ma il quadro generale sembra incoraggiante.
Luciano Serangeli
Fonte notizia: http://wattsupwiththat.com/
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