Monitoraggio ghiacci
Ghiacciai veneti: un passo avanti
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- Categoria: Monitoraggio ghiacci
- Pubblicato 20 Febbraio 2015
- Scritto da Luca Angelini
Una buona notizia, e non solo per i fruitori degli sport invernali, ma in primo luogo per il benessere del nostro territorio; commissionato dall'ARPAV e dal Dipartimento regionale per la Sicurezza del Territorio e del Centro Valanghe di Arabba (Belluno), tra il 2009 e il 2014, i ghiacciai delle Dolomiti Venete danno segnali di incoragiamento. La loro estensione negli ultimi cinque anni, sarebbe aumentata di circa 100 ettari.
Dagli ultimi dati disponibili, portati a termine con un un telerilevamento aereo effettuato dalla società Helica, è emerso che la superficie glaciale sulle Alpi Venete è aumentata di circa 100 ettari. Il dato sembrerebbe contraddire l’andamento della temperatura media che per lo stesso periodo ha fatto registrare un trend complessivo attestato su valori medi superiori alla norma climatologica della zona. Cosa può aver influito allora sulle masse glaciali?
In prima istanza dovremmo attendere i risultati relativi ai bilanci di massa, questo per accertare che l’avanzata delle fronti glaciali non sia imputabile allo scorrimento meccanico del ghiaccio dovuto all’eventuale maggior lubrificazione per presenza di fusione parziale dell’apparato.
In secondo luogo, occorrerebbe valutare l’apporto delle precipitazioni solide, probabilmente aumentato a causa dell’effetto feedback dovuto proprio al cambiamento climatico in atto, il quale presiede alla maggior presenza di umidità e quindi di precipitazioni.
Un fatto analogo, in buona sostanza, a quanto sta avvenendo in Antartide.
Luca Angelini
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