Analisi Meteorologica
L'aria RUSSA all'assalto dell'Italia, il GELO intenso aprirà il nuovo anno
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- Pubblicato 27 Dicembre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
Quello che potrebbe rivelarsi l'anno di più caldo di sempre, ci regalerà gelide soprese proprio nelle battute finali. Un'irruzione d'aria gelida che si catapulterà a cavallo tra il 2014 e il 2015 dall'Europa orientale verso l'Italia, dando vita a tre-quattro giorni di clima rigido e copiose nevicate lungo la fascia adriatica.
Ma andiamo per gradi; l'irruzione fredda di Santo Stefano ha contribuito a determinare un sensibile abbassamento delle temperature su gran parte dell'Italia. Nella giornata di ieri la neve è caduta fino a quote medio-basse sui settori appenninici che si affacciano sul medio Adriatico, specialmente in serata, quando il calo termico si è presentato ancor più evidente. Stamane infatti moltissime città dell'estremo Settentrione si son svegliate con valori termici diffusamente inferiori alla soglia dello zero, con punte fino a -2/-3°C sulla Val Padana.
Intanto, dall'Europa centrale, si sta avvicinando un nuovo sistema depressionario colmo di aria fredda che entro la serata odierna attraverserà tutto il nostro Paese. Porterà forti piogge e intensi temporali sulle regioni centro-meridionali, ove la neve cadrà solo a quote superiori ai 900-1000 metri. Al Nord, causa la parziale resistenza di un cuscinetto freddo, i fiocchi non faranno fatica a spingerci fin verso le aree pianeggianti, specie tra Lombardia, Emilia centrale, Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Nella giornata di lunedì avrà inizio l'ondata di freddo che raggiungerà poi la propria fase culminante entro fine anno. Sfruttando l'elevazione dell'anticiclone delle Azzorre verso la Scandinavia, una vasta e potente saccatura artico-continentale si riverserà verso sud/sud-ovest, invadendo dapprima l'Europa orientale, poi i vicini Balcani ed infine anche il nostro Paese. Le temperature subiranno un ulteriore, importante tracollo, la termica di -16°C a 850 hPa lambirà il Nord Est, la -12°C sfilerà sull'Adriatico, mentre la -10°C ingloberà quasi tutte le regioni centrali.
Trattandosi di aria continentale, quindi pellicolare, il freddo non farà fatica a depositarsi immediatamente al suolo, pertanto gli scarti tra i valori termici in quota a negli stratti più bassi risulteranno minimi. E poi la neve, che cadrà al Sud fino a quote collinari, lungo l'Adriatico anche sulla costa, con accumuli ingenti soprattuto sulla fascia appenninica, dalle Marche alla Calabria. Altrove bel tempo ma tanto, tanto freddo e forti venti da nord/nord-est.
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