Analisi Meteorologica
IL gelo siberiano inizia a sedimentarsi ad est degli Urali
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- Pubblicato 19 Novembre 2014
- Scritto da Daniele Ingemi
Sul comparto siberiano centro-occidentale entra nel vivo il processo di " raffreddamento pellicolare" che porta alla fabbricazione di uno spesso strato di aria molto gelida e pesante che nella stagione invernale si sedimenta nello strato prossimo al terreno.
Nei prossimi giorni il blocco anticiclonico presente sul comparto russo contribuirà a mantenere, ad est degli Urali, un ampio nocciolo di aria gelida nei bassi strati, che verrà supportato dall'"Albedo" indotto dai suoli innevati dei bassopiani siberiani, il quale nei prossimi giorni metterà le basi per un rinvigorimento dell'anticiclone termico "russo-siberiano", finora mai germogliato.
Questo lago di aria gelida rimarrà però confinato tra l’altopiano della Siberia centrale e la Siberia orientale, dove si isolerà un vasto nucleo di aria gelidissima, caratterizzato da isoterme di -25°C -30°C alla quota di 850 hpa che si dispongono sopra i territori della Repubblica di Jacuzia, lì dove i termometri riescono a scendere al di sotto del muro dei -50°C -55°C nelle nottate calme e serene. Proprio in Jacuzia il gelo d’estrazione “pellicolare” è di casa.
Basti pensare che nel villaggio di Ojmjakon, nel cuore della Jacuzia, conosciuto in tutto il mondo come il principale polo del gelo dell’emisfero boreale, spesso nella stagione invernale la colonnina di mercurio scivola sotto il muro dei -60°C, sfiorando persino i -65°C nelle ondate di gelo più cruente. Proprio qui nel gelido inverno del 1926, il servizio meteorologico russo riuscì ad estrapolare una temperatura minima assoluta di ben -71.2°C, mai ufficializzato.
Intanto, grazie al blocco anticiclonico fra gli Urali e la Russia europea, nei prossimi giorni la vasta laguna di aria gelida si dovrebbe concentrare sulla Siberia centro-occidentale, dove permarrà un vasto strato di aria molto gelida e pesante, dura da scalfire, nei bassi strati. Più ad ovest invece filtrerà dell’aria un po’ più mite in quota, specie lungo il bordo occidentale del blocco anticiclonico russo, dove prevalgono le correnti meridionali, pronta a scorrere sopra l’aria gelida di matrice “pellicolare” preesistente negli strati più bassi, a contatto con il suolo.
L’arretramento verso est dell’enorme nucleo di aria gelida “pellicolare” favorirà l’avvento di un nuovo picco di gelo su tutta la Siberia centrale e orientale, dove si registreranno minime sotto la soglia dei -40°C -45°C, tanto che già in Dicembre anche su alcune località della Siberia centrale non si potranno escludere valori minimi vicini ai primi -48°C, se non addirittura -50°C di stagione.
Daniele Ingemi
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