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VORTICE DEPRESSIONARIO verso l'Italia: sarà SEVERO MALTEMPO, poi brusco CALO TERMICO!
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- Categoria: Monitoraggio & Analisi modelli
- Pubblicato 29 Novembre 2014
- Scritto da Angelo Ruggieri
Giorni fa vi prospettammo un'interessante evoluzione delle condizioni meteorologiche, soprattutto per ciò che concerneva l'aspetto termico. La situazione barica, quest'oggi, conferma ciò che avevamo enunciato.
Il poderoso rafforzamento, in pieno oceano, dell'Anticiclone delle Azzorre ha favorito nei giorni scorsi, infatti, lo scivolamento della depressione atlantica verso Penisola Iberica e Marocco ove non sono mancati severi episodi di maltempo. Depressione, questa, alimentata dalla discesa di vari impulsi di aria polare marittima che scorrono sul bordo orientale del promontorio anticiclonico.
Come spesso accade con una siffatta configurazione barica, ad un affondo depressionario in sede iberica corrisponde, sulla nostra Penisola, una "risposta" mite dai quadranti meridionali: tra oggi e domani, infatti, il Sud Italia verrà interessato da intense e miti correnti di Scirocco in arrivo direttamente dal cuore del deserto sahariano. La giornata odierna e, in particolare, quella di Domenica 30 novembre vedranno, difatti, un deciso incremento termico dovuto ad isoterme ad 850 hPa prossime ai +17/18°C con punte di +19°C su Calabria, Sicilia e Campania. Al suolo attese punte di +26°C a Palermo, +25°C a Trapani ed Agrigento, +24°C a Caserta, Napoli e Cosenza, +23°C a Reggio Calabria.
Ovviamente non sarà solo il Sud a vivere questo assaggio primaverile: farà piuttosto caldo, relativamente alla stagione, anche al Centro e sulla Sardegna. Previsti, difatti, +24°C ad Oristano e Sassari, +23°C a Roma, mentre sulle rimanenti località la colonnina di mercurio potrebbe attestarsi intorno ai +20-22°C.
Nel corso dei giorni seguenti, però, qualcosa nello scacchiere barico mediterraneo muterà: non stiamo parlando, ovviamente, degli sciagurati annunci di GELO APOCALITTICO prospettato dalla solita "feccia" mediatica...ma del fatto che, entro il 3-5 dicembre, le temperature rientreranno probabilmente entro la media del periodo, dopo un autunno caratterizzato da anomalie marcatamente positive.
Ora la nostra attenzione deve, necessariamente, orientarsi verso il principio della prossima settimana quando, ahinoi, sulla nostra Penisola è atteso un severo peggioramento delle condizioni meteorologiche. La causa di questo ennesimo guasto è da ricercare nel movimento verso levante del vortice depressionario, ora sulla Spagna, che tra domani e Lunedì 1° dicembre impatterà sull'Italia.
La giornata di Domenica 30 dicembre vedrà, difatti, condizioni di maltempo sulle regioni Settentrionali, specie tra Piemonte e Liguria ove si escludono locali nubifragi. Nuvole e pioggia che, gradualmente, tenderanno a muoversi verso il medio-alto versante Tirrenico, in particolare tra Toscana, Lazio ed Umbria. "Caldo" anomalo al Sud per via delle intense correnti sciroccali. La giornata di Lunedì 1° dicembre (esordio dell'inverno meteorologico!), complice il graduale spostamento del vortice depressionario verso il medio-basso Tirreno, vedrà condizioni di tempo perturbato sulle regioni Centrali, Triveneto, Campania, Calabria e Puglia ionica, mentre lungo il versante Adriatico sarà la variabilità a farla da padrona. Martedì 2 dicembre il successivo movimento della "trottola" perturbata verso levante favorirà una rotazione dei venti dai quadranti orientali permettendo, quindi, un generale calo delle temperature verso valori più consoni alle medie stagioni, in particolare sulle regioni adriatiche.
In merito a ciò che potrebbe accadere successivamente, vista la distanza temporale dall'evento, non intendiamo affatto addentrarci su di un terreno "minato" dalle tante, troppe, variabili in gioco. Conoscendo, appunto, "i limiti invalicabili imposti sia dalla predicibilità dell’atmosfera, sia dalla complessità della configurazione sinottica" (come afferma il meteorologo Andrea Corigliano), lasciamo volentieri agli "esperti" ed ai "brillanti" informatori meteo codesto compito. comuni mortali ci accontentiamo di attendere i successivi, quanto necessari, aggiornamenti modellistici vista ancora l'attuale divergenza piuttosto consistente degli scenari previsti.
Angelo Ruggieri
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