Climoscurati: il "climapensiero libero"
James Hansen: "Desperate warmist scientist". Quando l'aumento dello "scetticismo" fa paura
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- Pubblicato 10 Aprile 2012
- Scritto da Luciano Serangeli
Folgorato da un " uovo di Colombo " sulla via di Damasco, anzi.. " tatticamente " preoccupato e piagnucoloso in una gelida Edimburgo ad Aprile inoltrato.
James Hansen, direttore del NASA Goddard Institute for Space Studies, che ha emesso avvisi relativi al cambiamento climatico indotto da attività umane già nel 1980, ha affermato che lo scetticismo dell'opinione pubblica a tale riguardo è in aumento, nonostante la crescente accettazione scientifica della realtà del riscaldamento globale.
Come al solito è stato tirato fuori dal cilindro il solito "coniglio putrefatto", dell'incontrovertibile prova che gli scettici siano tutti finanziati da una sorta di "enorme macchina finanziaria multinazionale".
Non viene mai in mente a nessuno di questi scienziati che piccolissime unità di "non credenti" combattano non una guerra ma una piccola guerriglia quotidiana certamente non finanziata e che la maggior parte degli scettici è auto-motivata.
Così ieri ad Edimburgo, Hansen ha osservato come gli ambientalisti e gli scienziati del clima, di fronte allo scetticismo dell'opinione pubblica, stiano perdendo consensi al riguardo del dibattito sul riscaldamento globale e lui che per primo ha sollevato la questione dice:
- " C'è notevole incoerenza tra la storia scientifica e la storia pubblica. Coloro che si oppongono ai grandi cambiamenti sociali ed economici necessari per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, stanno tentando di minare l'evidenza scientifica. La scienza è diventata sempre più forte negli ultimi cinque anni, mentre la percezione del pubblico è andata completamente in direzione opposta. Questo non è un incidente. C'è uno sforzo concertato da parte di persone che preferiscono guardare alle imprese per continuare come sempre e che stanno vincendo il dibattito pubblico con l'aiuto di enormi risorse. "
Senza un cambiamento radicale nell'opinione pubblica Hansen teme che le future generazioni ereditino un mondo in cui il riscaldamento globale sarà fuori controllo e afferma:
" I nostri genitori onestamente non sapevano quali sarebbero state le conseguenze del continuo sviluppo e la dipendenza dai combustibili fossili come fonte di energia. Non possiamo più affermare che ormai la scienza non l'abbia chiarito. "
Eppure è così chiaro come " un cambiamento radicale nell'opinione pubblica " sia possibile solo in presenza di trasparenza e serie verifiche delle prove scientifiche fornite, possibile solo attraverso la revisione dei dati da parte di soggetti terzi e imparziali, ma soprattutto grazie alla candidatura di rappresentanti mondiali di spicco che abbiano storie personali e professionali cristalline, cosa che non è certo in linea coi molteplici scandali, scandaletti, dimissioni e inciampi in cui sono incappati Al Gore, Rajendra Pachauri, Phil Jones e numerosi altri leader vari della teoria climatica dell'AGW.
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