Climategate e altri scandali
Dibattito climatico: la nuova guerra sulle temperature globali. I TANTI PARTICOLARI!
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- Pubblicato 31 Luglio 2012
- Scritto da Luciano Serangeli
( Un ringraziamento particolare a Sondra Watts Boccanelli, collaboratrice alla traduzione. )
Una rianalisi delle temperature rilevate dalle stazioni di superficie americane è stata eseguita usando il Siting Classification System ( Sistema di Classificazione del Posizionamento ) ideato da Michel Leroy di Météo-France, recentemente approvato dal WMO ( World Meteorological Organization ).
La nuova classificazione di ubicazione ( posizionamento ), è mirata a individuare la qualità della posizione in cui sono installate le stazioni di rilevamento, in termini di monitoraggio a lungo termine dell'andamento delle temperature superficiali spazialmente rappresentative.
La nuova analisi dimostra che i dati falsati riferiti nelle tendenze riportate delle temperature americane 1979-2008, sono raddoppiati, con il 92% della sopravvalutazione derivata dalle regolazioni erronee delle stazioni di rilevamento del NOAA ( National Oceanic and Atmospheric Administration ).
L'analisi presentata è la prima ad utilizzare il sistema di localizzazione aggiornata, che affronta i problemi di ubicazione USHCN ( United States Historical Climatology Network ) e le rettifiche di dati.
La valutazione nuova e migliorata, produce per gli anni dal 1979 al 2008 una tendenza di 0,155 °C per decennio individuata dai siti di monitoraggio di alta qualità, 0,248 gradi di tendenza decadale individuata dai siti di monitoraggio mal situati, e un trend di 0,309 °C di tendenza decadale dopo che il NOAA ha rivisto i dati.
Questo problema della qualità della localizzazione delle stazioni di rilevamento dovrebbe essere considerato un problema per quanto riguarda il monitoraggio della temperatura della superficie terrestre, da tutto il Global Historical Climate Network e dai migliori network di monitoraggio.
La carta che è stata rilasciata rappresenta il culmine di dati acquisiti in cinque anni di lavoro da Anthony Watts ed dai numerosi volontari e contributori al progetto SurfaceStations, iniziato nel 2007.
Questa pre-pubblicazione di progetto, titolata " An area and distance weighted analysis of the impacts of station exposure on the U.S. Historical Climatology Network temperatures and temperature trends", di cui è coautore Anthony Watts della California, assieme a Evan Jones di New York, Stephen McIntyre di Toronto, Canada e assieme al Dr. John R. Christy del Dipartimento di Scienza Atmosferica dell l'Università di Alabama di Huntsville, deve essere presentata per la pubblicazione.
L'anteprima di questa carta segue la pratica abbracciata dal Dott.Richard Muller, del Berkeley Earth Surface Temperature project che in un'intervista del giugno 2011, rilasciata nel programma “Science Talk” a Michael Lemonick di Scientific American, ha detto:
So che ciò avviene prima dell'accettazione ufficiale, ma nella tradizione in cui sono cresciuto (sotto il Nobel Laureate Luis Alvarez) abbiamo sempre distribuito delle "pre-stampe" di documenti prima della loro pubblicazione, o anche prima che fossero sottoposti a giudizio. Ciò ha garantito una "peer review" ( revisione paritaria ) molto più ampia che la semplice valutazione da parte dei soli arbitri scientifici.
L'USHCN è uno dei principali parametri utilizzati per valutare le variazioni di temperatura negli Stati Uniti.
Il primo tentativo su vasta scala per risolvere i problemi di ubicazione delle stazioni di rilevamento delle temperature ( Watts-2009), è costituito da un sondaggio attraverso fascicolature fotografiche, che ha dimostrato come circa il 90% delle stazioni di rilevamento dell'USHCN sono state compromesse dall'interferenza di "urbanità" in forma di dissipatori di calore e fonti varie come il cemento armato, l'asfalto, gli impianti di climatizzazione, gli scambiatori di calore, le grandi arterie di scorrimento, gli aeroporti di stazionamento e altri problemi.
Questa scoperta è stata confermata nell'agosto 2011 da un'indagine del General Accounting Office che ha emesso una relazione dal titolo: Climate Monitoring: NOAA Can Improve Management of the U.S. Historical Climatology Network ( Monitoraggio Clima: NOAA può migliorare la gestione del Network di Climatologia storica degli Stati Uniti )
Tutti e tre le documentazioni che esaminano la questione dell'ubicazione delle stazioni di rilevamento delle temperature, utilizzando i primi dati raccolti dal progetto di SurfaceStations, Menne ed altri (2010), realizzato dal Dott. Matt Menne di NCDC ( National Climatic Data Center ), Fall ed altri (2011), realizzato dal Dott. Fall Souleymane dell'Università di Tuskeegee ed il coautore Anthony Watts e Muller ed altri ( 2012 ), scritto dal Dott. Richard Muller dell'Università di California, Berkeley e fondatore del Berkeley Earth Surface Temperature project, sono stati inconcludenti nella ricerca di effetti sulle tendenze delle temperature, utilizzati per misurare la variazione di temperatura negli Stati Uniti nel secolo scorso.
L'autore principale del nuovo studio, Anthony Watts, ha commentato:
"Accetto pienamente i risultati precedenti di queste carte, compreso quello della carta Muller et al 2012. Questi ricercatori hanno trovato esattamente quello che ci si aspetterebbe data la localizzazione dei metadati che avevano. Tuttavia, il metodo di valutazione dei siti di monitoraggio usato da Leroy nel 1999, utilizzato per creare i primi metadati, impiegati nella documentazione Fall et al del 2011 di cui io ero co-autore era incompleto e non quantificava adeguatamente gli effetti.
Il il nuovo metodo di valutazione impiegato, determina che l'ubicazione delle stazioni hanno effettivamente un effetto significativo sulle tendenze di temperatura."
Lo studio Watts et al ( et al significa "ed altri" ) 2012 ha utilizzato una nuova metodologia per la localizzazione delle stazioni, introdotta da Michel Leroy di MeteoFrance nel 2010, nel documento Leroy 2010 e approvato dalla World Meteorological Organization (WMO), Commissione per strumenti e metodi di osservazione (CIMO-XV, 2010) quindicesima sessione, nel settembre 2010 come WMO-ISO standard, lo rende adatto per rivalutare gli studi precedenti sulla questione della localizzazione delle stazioni di rilevamento.
Tutti i precedenti lavori hanno utilizzato un solo sistema di classificazione, percorso da Leroy 1999, per valutare l'impatto dei dissipatori di calore e altre fonti vicino ai termometri. Leroy 2010 mostra che il metodo è efficace per l'ubicazione di nuove stazioni, come è stato fatto dal NCDC ( National Climatic Data Center ) , adottando i metodi di Leroy 1999 con la loro rete di riferimento climatico CRN ( Climate Reference Network ) nel 2002, ma inefficaci a una valutazione retroattiva dell'ubicazione.
Leroy 2010 aggiunge una semplice ma efficace metrica fisica: superficie delle fonti dei dissipatori di calore all'interno della termometro viewshed, per quantificare l'effetto totale della dissipazione di calore.
Utilizzando il nuovo sistema di classificazione Leroy 2010 sui metadati di localizzazione più vecchi, usati da Fall et al (2011), Menne et al (2010), e Muller et al (2012), vengono prodotti risultati notevolmente diversi.
Utilizzando i metodi di Leroy 2010, la documentazione Watts et al 2012, che studia i diversi aspetti delle questioni di ubicazione USHCN e le rettifiche dei dati, si conclude che:
Questi fattori, combinati con i problemi di ubicazione delle stazioni di monitoraggio delle temperature, hanno portato ad un raddoppio spurio delle tendenze medie di temperatura per gli Stati Uniti, nel periodo di 30 anni coperto dai dati oggetto dello studio 1979-2008.
Altri risultati includono, ma non sono limitati a:
· Differenze statisticamente significative tra le stazioni conformi e non conformi esistenti, così come le stazioni urbane e quelle rurali.
· Cattive tendenze delle stazioni mal situate, che vengono aggiustate bruscamente verso l'alto e le tendenze delle stazioni ben situate, riviste al rialzo per conformarle ai valori delle stazioni malfunzionanti.
· Le centrali rurali ben posizionate mostrano un "riscaldamento di quasi tre volte superiore", dopo l'aggiustamento dei valori applicato dal NOAA.
· Siti urbani che si riscaldano più rapidamente di quando erano siti semi-urbani. Questi ultimi che si riscaldano più rapidamente di quando erano siti rurali.
· La tendenza dei dati grezzi della temperatura media per le stazioni di rilevamento ben posizionate è di 0,15 °C inferiore per decennio rispetto all'andamento della temperatura media aggiustata delle stazioni di rilevamento situate in maniera errata.
· I dati USHCN degli aeroporti, mostrano differenze significative nelle tendenze rispetto alle altre stazioni USHCN, a causa dell'ingente presenza di attrezzature e altri problemi, quindi non possono essere considerate stazioni rappresentative per il monitoraggio del clima.
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