Monitoraggio solare
Il Massimo solare sembra passato: Quali sono gli effetti climatici che verranno dopo?
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- Pubblicato 07 Gennaio 2015
- Scritto da Paolo Lui
Il massimo dell'attività solare ha raggiunto il picco nel mese di aprile 2014, con un eccezionalmente basso 81,9 punti / giorno. La calante attività solare nel 2015 inizierà il lungo e inesorabie viaggio verso il minimo solare che ci accompagnerà nel prossimo mezzo decennio.
Quindi la domanda che sorge spontanea è: Il Massimo solare sembra passato; quali sono gli effetti climatici che verranno dopo? Il sito Inform The Pundits ci offre questi spunti di riflessione.
Se le constatazioni dei fisici solari sono corrette, l'attività solare potrebbe essere molto bassa per diversi decenni a venire. Come questo interesserà il cambiamento climatico nessuno lo può indovinare, ma la bassa attività delle macchie solari è già stata identificata dal Gruppo intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (IPCC), come una delle principali cause dello "hiatus" del riscaldamento globale (tra le tante altre, nella corsa affannosa alla spiegazione dello stallo...).
Il 1° gennaio 2015, l'Osservatorio Reale del Belgio ha pubblicato il numero ufficiale di macchie solari per dicembre 2014: sono aumentate di nuovo, ma il numero di macchie solari spalamato di 13 mesi, che definisce il massimo solare, è diminuito per il secondo mese consecutivo. Dato che il massimo solare ha una media di funzionamento di 13 mesi, non si sa se il massimo è stato raggiunto fino ad almeno sette mesi dopo (ma si presume che lo sia, oramai, come spiegato anche in questo interessante articolo).
Che cosa significa il rallentamento dell'attività solare per il cambiamento climatico a lungo termine della terra?
Un confronto legittimo della situazione attuale sul sole è con un periodo di freddo sulla terra chiamato il Minimo di Dalton. È successo 200 anni fa. C'erano tre cicli solari in declino che ci portarono al Minimo di Dalton, proprio come ora. Il terzo ciclo eccezionalmente debole ha avuto un raro picco secondario superiore rispetto al suo primo, quando il Dalton è stato raggiunto, proprio come ora.
Tale ciclo è stato seguito da un calo a zero punti. Il periodo di zero punti è durato quasi due anni prima che si verificasse un altro ciclo debole. La sequenza di attività in corso non è uguale, ma è stranamente simile. Quindi, ora c'è una prova (o indizio, chiamatelo come vi pare) che il sole avrà un ciclo successivo eccezionalmente debole, proprio come il Dalton.
L'Umbral Intensity è una misura di quanto scura sia il centro della macchia solare, che viene confrontato con l'ambiente circostante. Un'intensità di 1 significa che la macchia solare è invisibile. Le macchie solari sono andate scomparendo dalla fine degli anni 1990. Negli ultimi 3-4 anni, però, la dissolvenza si è stabilizzata.
L'Umbral Magnetic Field è invece una misura della resistenza della macchia solare, misurata in Gauss. Più basso è il numero, più debole la macchia solare. I forti campi magnetici sono ciò che causano brillamenti solari giganti e espulsioni di massa coronale (CME) che influenzano notevolmente la terra. Le macchie solari non possono formarsi con una intensità di campo sotto 1.500 Gauss. Negli ultimi 3-4 anni anche il calo della forza del campo magnetico si è stabilizzato.
Quando questi dati sono stati pubblicati, nel 2011, hanno causato molto scalpore tra i fisici solari. Studi avevano predetto che le macchie solari erano previste scomparire totalmente, dopo che il ciclo attuale si fosse concluso: non sembra che sarà questo il caso, dopo tutto. Sembra che il prossimo ciclo, il 25, sarà un altro ciclo debole, proprio come durante il minimo di Dalton.
Dati affidabili dellla temperatura globale non si estendono più indietro circa il 1850, 50 anni dopo il Dalton. Tuttavia, dai dati raccolti risulta che le temperature invernali erano molto fredde nell'emisfero settentrionale, durante quel periodo di tempo.
Il ciclo delle macchie solari attuali si avvicina più al il ciclo 12, nel 1883: questo periodo si che risulta all'interno nella datazione affidabile della temperatura globale.
Sia ciclo 12 che il ciclo attuale hanno un raro picco secondario superiore al primo. Secondo i dati dell'IPCC, il periodo dal 1880 al 1900 è stato caratterizzato da un calo generale della temperatura atmosferica globale della terra.
Il Ciclo Solare 12, e due cicli successivi, erano eccezionalmente deboli, e ci accompagnarono nel 1900, periodo corrispondente al calo delle temperature globali. Coincidenza? Non è probabile.
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