Monitoraggio ghiacci
I cambiamenti dei ghiacciai tra il 1994 e il 2013 nel sud dell'Alaska. FOTO
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- Pubblicato 09 Luglio 2015
- Scritto da Ali Dorate
Il Columbia è un grande ghiacciaio che scorre direttamente in mare.
Indagini aeree nel sud dell'Alaska hanno aiutato gli scienziati a capire meglio da dove il ghiaccio si sta perdendo in questa regione fortemente glaciale.
Le mappe mostrano i cambiamenti negli anni tra il 1994 e il 2013 nel sud dell'Alaska così come nelle parti del territorio dello Yukon del Canada e della British Columbia. In particolare, esse mostrano il bilancio di massa ossia la differenza tra accumulazione e ablazione (fusione e sublimazione) e ne controlla il comportamento a lungo termine del ghiacciaio.
Il cambiamento è mostrato in metri di acqua di fusione equivalente; cioè, la profondità di acqua che risulterebbe se quel ghiaccio fosse fuso. In generale, i colori rossi indicano dove i ghiacciai si sono diradati e i colori blu dove si sono più addensati. L'immagine in basso mostra una vista ravvicinata delle catene montuose e Wrangell St. Elias.
Un progetto, in corso da parte dei ricercatori dell'Università dell'Alaska Fairbanks sta utilizzando i voli ripetuti e un altimetro laser per misurare con precisione lo stato dei ghiacciai e monitorarli. Il progetto fa parte della più grande operazione della NASA, IceBridge, una campagna pluriennale che utilizza aeromobili per misurare i cambiamenti di paesaggio sul ghiaccio e sul mare nell'Artico e nell'Antartico. Gli scienziati hanno stimato il bilancio di massa della superficie di 116 ghiacciai che sono stati osservati più o meno nello stesso tempo ogni anno con gli strumenti LIDAR posizionati sul velivolo. Hanno stabilito che la regione ha perso circa 75 miliardi di tonnellate di ghiaccio all'anno per un periodo di 19 anni. Si tratta di circa il 30 % della quantità di ghiaccio che si pensa possa essersi perso ogni anno dalla calotta glaciale della Groenlandia. I risultati sono stati pubblicati nel giugno 2015 su Geophysical Research Letters.
Mentre le mappe evidenziano questo c'è da dire non tutti i ghiacciai stanno perdendo ghiaccio allo stesso modo. "Da ghiacciaio a ghiacciaio vi è una grande quantità di variabilità nel modo in cui ognuno di essi sta rispondendo al clima", ha dichiarato Chris Larsen, ricercatore presso University of Alaska in Fairbanks e autore principale dello studio.
Ghiacciai che finiscono nel mare i cosiddetti ghiacciai di tipo"primario perdono massa attraverso il parto di iceberg. Individualmente questi ghiacciai possono ritirarsi e perdere massa rapidamente ed episodicamente come ha fatto il Columbia Glacier. Ma l'analisi della mappa ad alta risoluzione ha rivelato che come gruppo, ghiacciai di questo tipo sono piuttosto stabili. Essi rappresentano solo il 6 % della perdita di massa della regione. "Questo da un po' di sollievo. Sommando la perdita di ghiaccio totale da tutta l'Alaska si nota che è esso è ancora abbastanza." Larsen si aspetta che la perdita di ghiaccio dalla superficie di fusione continuerà in futuro.
Ali Dorate
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