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Estensione del ghiaccio marino artico inferiore alla media, nonostante un freddo mese di giugno

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Estensione del ghiaccio marino artico inferiore alla media, nonostante un freddo mese di giugno

Dettagli: Categoria principale: Monitoraggio & Analisi modelli; Categoria: Monitoraggio ghiacci; Pubblicato 03 Luglio 2014; Scritto da Paolo Lui

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Il NOAA prevede il ghiaccio marino artico al di sopra della media entro la fine dell'anno

L'estensione del ghiaccio marino Artico nel mese di giugno é stato al di sotto della media a lungo termine, mentre la stagione estiva di fusione continua, secondo un'analisi rilasciata dalla US National and Ice Data Center (NSIDC).

Giugno 2014 ha avuto una media di 11,31 milioni di chilometri quadrati, che è 580 mila chilometri quadrati al di sotto della media per il mese misurata attraverso il periodo 1981-2010. Ciò rende giugno 2014 il sesto più basso giugno nella storia delle osservazioni satellitari, che risale al 1979. Dalla fine di marzo, l'estensione del ghiaccio marino artico è rimasto entro due deviazioni standard di questa media a lungo termine, anche se il tasso di fusione é accelerato verso la fine del mese di giugno.

L'NSIDC osserva che le temperature dell'aria in giugno erano da 1 a 2 °C al di sotto della media. "Questo è in netto contrasto con le estati eccezionalmente calde di molti degli ultimi anni, in particolare il 2012 e il 2007, quando le temperature dell'aria sopra l'Oceano Artico erano in media fino a 4 gradi (nel 2012) a 6 gradi (nel 2007) Celsius (7 gradi Fahrenheit) sopra la media ".

La previsione dell'estensione del ghiaccio marino artico generata dal modello climatico statunitense del NOAA, continua a prevedere che l'anomalia, la deviazione dalla media a lungo termine, per la banchisa artica, diventerà molto meno negativa nei mesi di luglio, per poi virare a positiva nel mese di agosto, settembre e ottobre, per la prima volta dalla metà degli anni 1990.

La maggiore misura media del ghiaccio marino nel mese di agosto e settembre, potrebbe essere resa possibile a causa di un ispessimento riportato nel ghiaccio del mare Artico, e un accumulo di ghiaccio pluriennale rilevato dal CryoSat-2, la navicella spaziale dell'Agenzia Spaziale Europea, l'anno scorso. Più spesso il ghiaccio, è più probabilità ha di sopravvivere alla stagione di fusione estiva, e quindi aggiungere estensione al ghiaccio marino quando questo inizierà ad espandersi di nuovo in autunno e in inverno.