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Caldo INTENSO domenica nel Lazio, punte fino a +33/+34°C. Ecco perché

Mentre la Sicilia è alle prese con un'intensa fase di maltempo portata dal recente vortice di bassa pressione giunto dal vicino Atlantico (in alcune zone del Palermitano di sfiorano i 140 mm di pioggia), il Centro Nord ha goduto di una fase meteo assai più soleggiata, appena disturbata dalla sola formazione di qualche annuvolamento cumuliforme pomeridiano a ridosso dei principali comprensori montuosi. Ma nel dato dei mm accumulati prevale, comunque, il segno zero.

Ma mentre su quasi tutte le principali località il sole è stato accompagnato da temperature si elevate, ma senza particolari eccessi, sul Lazio il clima estivo ha dato un assaggio della sua parte migliore. Pensate, in alcune città laziali ha fatto più caldo ieri, domenica, (apparentemente una giornata che doveva trascorrere tranquilla climaticamente parlando) che durante l'intensa fiammata africana di inizio maggio, capace di far cadere alcuni record di caldo su moltissime città del Centro Sud.

In realtà una spiegazione c'è, come d'altronde la meteorologia insegna. La "colpa" (se di colpa possiamo parlare) è di quel vortice di bassa pressione isolatosi durante la giornata di domenica 18 sui nostri mari più meridionali, nella fattispecie tra la Calabria e la Sicilia. Trattandosi di un cut-off (goccia fredda isolata) il sistema sta procedendo molto lentamente verso levante e sta permettendo così ai temporali di assorbire un elevato quantitativo di umidità (meccanismo che ovviamente ne contribuisce ad un'ulteriore intensificazione degli stessi).

Abbiamo già sottolineato, tuttavia, lo scenario climatico che ieri ha riguardato alcune regioni del Centro Nord Italia. Mentre su gran parte delle principali città le temperature hanno a tratti superato i +25/+26°C, pur mantenendosi comunque su valori non particolarmente elevati (quindi senza eccessi) sul medio versante tirrenico (ma con un occhio di riguardo soprattutto al Lazio) i valori hanno abbondantemente varcato la soglia dei +30°C, andando a lambire pensate i +35°C,

Per fare un esempio ecco alcuni valori massimi registrati ieri in determinate città laziali (mappa a sinistra, fonte www.meteonetwork.it/rete/livemap): Guidonia Montecelio +34,7°C (il valore più elevato di tutta la regione, ma praticamente anche di tutta l'Italia), Osteria Nuova +32,9°C, Roma +32°C, Monterotondo +31,6°C, Tivoli +31,8°C. Questo è dipeso solo ed esclusivamente dal fenomeno conosciutissimo del Foenh, un vento secco tipico delle zone montuose alpine e appenniniche.

La situazione configurativa di ieri, infatti, ha proprio attivato questo complesso meccanismo; la circolazione ciclonica presente all'estremo Sud ha determinato la rotazione dei venti dai quadranti orientali o nord-orientali su gran parte del Centro Sud. Questi venti, impattando sulla dorsale appenninica centrale, si sono scaldati con l'aumento della quota, son divenuti più secchi e hanno aggirato con fatica i rilievi montuosi discendendo sul versante opposto, in questo caso quello tirrenico.

L'aria, scaldata per compressione, ha causato una brusca impennata delle temperature durante l'intero arco della giornata, tant'è che i valori facilmente hanno varcato la soglia dei +30°C sia in Toscana, sia in Campania sia, appunto, soprattutto sul Lazio. Per comprendere questo processo ecco riportati i valori termici di due localià poste sul lato Adriatico: Chieti +24,7°C, L'Aquila +24,3°C. Qui infatti hanno prevalso le correnti fresche orientali, seppur il tempo (così come per il settore tirrenico) si è mantenuto estremamente soleggiato. Oggi, intanto, si ripeterà ancora (tra Toscana, Lazio e Campania punte fino a +32/+33°C), da domani le correnti da est si attenueranno e un pò in tutto il settore si registrerà una graduale, ma progressiva flessione termica.

Rinaldo Cilli

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