Monitoraggio eventi meteo
Fase FREDDA di inizio Marzo, sarà INCISIVA, ma molto rapida
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- Pubblicato 28 Febbraio 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
Una delle tante domande che i molti meteo appassionati si staranno ponendo nelle ultime ore è sicuramente quella relativa alla prossima, ormai imminente irruzione fredda. Nevicherà in pianura? Quanto farà freddo? Sarà un passaggio rapido oppure durerà diversi giorni? Proviamo a sciogliere alcuni dubbi, anche se la distanza temporale invita ancora a mantenere una doverosa prudenza.
Prima di tutto andiamo ad analizzare quel che accadrà nei giorni che anticiperanno "l'invernata" di inizio Marzo. La grande trottola depressionaria che nei prossimi giorni dominerà alle medio-alte latitudini europee causerà una sensibile accelerazione del getto polare e un brusco abbassamento verso sud del fronte perturbato oceanico. L'area del Mediterraneo risentirà della parziale protezione offerta dall'anticiclone delle Azzorre, anche se blande infiltrazioni di aria umida riusciranno a penetrare sfruttando le debolezze della figura stabilizzante sul proprio fianco orientale.
Tra martedì 3 Marzo e mercoledì 4 Marzo la corrente a getto rallenterà la propria corsa e permetterà una parziale insorgenza dell'anticiclone delle Azzorre verso l'Islanda. Tale movimento metterà in moto un nucleo d'aria fredda proveniente dalla Groenlandia che scivolerà dapprima verso l'Europa centro-orientale e poi via via verso il Mediterraneo e i Balcani, dando luogo alla formazione di un centro di bassa pressione tutt'ora, al momento, ancora da individuare.
L'aria fredda o moderatamente fredda si riverserà verso l'Italia tramite forti venti provenienti da nord/nord-est, in seno al succitato ciclone depressionario che "risucchierà" a se le correnti polari.
Il Centro Sud della nostra Penisola sembra al momento l'area che più di tutte sperimenterà condizioni instabili anche piuttosto marcate, con forti piogge, temporali e nevicate sui rilievi fino a quote bassissime, collinari (probabilmente non al di sotto dei 400-500 metri). Tattandosi di aria polare-marittima la quota neve varierà a seconda dell'intensità delle precipitazioni, pertanto ad ora parlare di quota neve risulta a dir poco approssimativo, ci torneremo.
Ma quanto durerà tale parentesi invernale? Non più di due giorni. Il nucleo freddo infatti, una volta penentrato in sede mediterranea, verrà poi via via gradualmente allontanato verso est dalla spinta costante dell'anticiclone delle Azzorre, che sarà costretto a "piallarsi" alle basse latitudini da una nuova accelerazione del getto polare (siamo tra il 7 e il 9 Marzo).
Dalla sfuriata invernale, quindi, passeremo in non meno di 48 ore ad una fase più primaverile, con temperature in forte aumento soprattutto sull'Italia centro-settentrionale.
Rinaldo Cilli
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