Analisi Tropo-Stratosferica
Analisi generale Tropo-Stratosferica e ipotesi lungo termine
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- Categoria: Analisi Tropo-Stratosferica
- Pubblicato 05 Gennaio 2012
- Scritto da Vincenzo Ficco
La prima parte invernale è scivolata via senza nessun evento freddo di rilievo. Il Vortice Polare ha mantenuto la sua compatezza facendosi forza sulla Nina favorevole e su un forte raffreddamento Tropo-Stratosferico dovuto alla mancanza di trasporto di calore dalle zone equatoriali al polo.
Come evidenziato nei precedenti editoriali, l'accoppiata QBO sole ha favorito un riscaldamento Stratosferico proprio in concomitanza del mese di dicembre, in espansione a gennaio e febbraio per maggiore negatività della QBO e minore influenza della Nina east base.
A settembre quindi il passaggio della QBO ha favorito insieme all'accoppiata sole che pur essendo in fase di massimo è risultato debole, il trasporto della BDC, particelle di ozono. Ribadendo quindi quanto a mio avviso il sole sia determinante per le sorti invernali dell'emisfero Nord, notiamo un veloce riscaldamento al polo alla quota di 10Hpa in questa prima fase, seguita da continui Warming Stratosferici che andranno a indebolire maggiormente il Vortice Polare.
Nei prossimi giorni avremo una parziale ripresa dei Geopotenziali in alta Stratosfera ma attenzione entro la metà del mese avremo un Warming molto deciso che potrebbe portare ad una ellitticizzazione del VPS con ripartenza netta della wawe 2 e un conseguente split deciso verso l'Europa. Nel caso in cui la risposta sarà decisa, al forte riscaldamento anche a livello Troposferisco, potremo parlare, usando un gergo puglilistico, di definitivo K.O del VP e al ritorno dell'inverno in grande stile.
Fondamentale a mio avviso questo passaggio, in quanto la sola forzante wawe 1 non riuscirebbe seppur coaudivata da un forcing auletinico in Tropo ad evitare che il Vortice Polare vada a posizionarsi tra Groenlandia e Canada, spengendo sul nascere ogni tentativo di innalzamento dell'Anticiclone delle Azzorre schiacciandolo netto sui meridiani.
Altro tassello fondamentale è la fine del condizionamento NAM che ha rispettato più o meno i 60 giorni avendo superato la soglia intorno al 20 novembre. Le emissioni modellistiche in questi giorni di certo non aiutano un'analisi precisa ma i segnali chiari di rottura del VP sono evidenti specie dalle carte emisferiche.
L'inverno quindi è arrivato a un bivio per il bacino centrale del Mediterraneo e le possibilità che la seconda parte assuma connotati eclatanti così come scorrere nell'anonimato a oggi viaggiano sulle stesse possibilità. La tendenza non può che tener conto di questi fattori e probabilmente nei prossimi giorni capiremo le dinamiche reali su cosa accadrà realmente.
La prima ipotesi come tendenza ci pone davanti a una seconda parte invernale fredda e nevosa con buon interessamento di tutto il bacino del Mediterraneo, con innalzamento dell'Anticiclone delle Azzore a blocco in Atlantico. La seconda ipotesi invece vede l'Anticiclone schiacciato sui paralleli per un posizionamento del Vortice Polare tra Groenlandia e Canada con lobo canadese attivo con zonalità alta. Il targhet preso in esame è proiettato dopo la metà del mese di gennaio, fine seconda decade e terza decade.
Di seguito sono riportate le carte stratosferiche a 10 HPa, le emissioni discordanti del run ufficiale GFS, lo spago di controllo riferite e l'emisferica riferite sempre al run 00z di stamane.
Carta Stratosfera a 10 Hpa con in evidenza il potente Warming e VPS ellittico
Carta stratosfera a 10 HPa con successivo split
Emisferica a 500 HPa
Emissione GFS 00Z riferita al 17 gennaio
Emissione spago di controllo GFS 00z riferita al 17 gennaio
Vincenzo Ficco{jacomment on}
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