Analisi Tropo-Stratosferica

Analisi Tropo-Stratosferica. Possibile fase fredda da metà gennaio?

Le prospettive per la seconda parte dell'inverno continuano ad essere di difficile lettura. Avevamo preventivato nello scorso editoriale l'importanza dei movimenti stratosferici in sede polare ( http://www.meteoportaleitalia.it/analisi-modelli/analisi-modelli/analisi-tropo-stratosferica/246-novita-dalla-stratosfera-gelo-a-gennaio.html ) per fa si che l'inverno entrasse nel vivo della stagione. Pur avendo un Vortice Polare Tropo-Stratosferico molto compatto per il superamento della soglia NAM con AO++, l'importanza dell' Anticiclone Auletinico con la sua spinta ha permesso la prima ondata fredda in Italia per lieve decentramento del Vortice Polare sul comparto europeo. In prospettiva futura proprio questo Anticiclone coadiuvato da un dislocamento nel vortice polare stratosferico in Europa con asse Siberia-Atlantico potrebbe regalarci una seconda parte invernale fredda, il tutto se la propagazione del Warming in atto 1 HPa si propagherà negli strati inferiori. Analizzando la situazione attuale le probabilità di uno split del VP sono maggiori rispetto a un Major Warming. Dalle carte stratosferiche a 10 HPa si evince anche una parziale dislocazione in territorio canadese e una forte rotazione del Warming in terra Auletinica con VPS in direttrice prettamente europea.

Scendendo sempre più di quota dai 30-50-70-100 HPa il Warming  in atto ai 1-5-10 HPa appare meno evidente se pur si comincia a notare una scaldata decisa a 30-50 HPa sempre con caratteristiche di Siberian Warming. Da notare e da verificare nei prossimi giorni l'inversione dei geopotenziali come visibile nel grafico ( linea rossa ) alla quota di 70 HPa. Osservando l'indice NAM  per quanto concerne il Vortice Polare Troposferico notiamo una neutralità che sta in parte disturbando il Vp con spinte fredde da Est e continui piccoli cooling a Ovest con lobo canadese attivo alle alte altitudini. Bisognerà verificare nei prossimi giorni cosa accadrà realmente sia in Stratosfera che in Troposfera.  Probabilmente assisteremo a un nuovo braccio di ferro tra lobo canadese e Auletinico che deciderà le sorti invernali. In stratosfera la battaglia è aperta, con l'Auletinico che prevale isolando il lobo canadese alla quota di 1-5 HPa. Non rimane che attendere la partenza del Warming a 10 HPa prevista intorno al 2 Gennaio e verificare alle quote inferiori quale sarà la reazione del riscaldamento, senza tralasciare in troposfera le conseguenze di questi piccoli cooling. Se il riscaldamento non andrà in porto l'ipotesi di inverno anomalo prenderebbe decisamente piede.

La nostra tendenza per Gennaio dunque poggia sul decentramento del Vp-Vps verso la Siberia con impulsi freddi da est per la fine dell'anno, favorite le regione adriatiche, ipotesi che trova riscontro da diversi run e quindi la più probabile secondo i modelli GFS e ECMW, in un contesto di AO sempre positiva o al massimo neutra. Dopo questa fase assisteremo al ricompattamento veloce del Vp-VPS  lontano dalla sua sede naturale con split verso l'Europa con calo drastico dell'indice AO, targhet metà gennaio e coinvolgimento diretto di tutto il bacino del Mediterraneo.

In caso in cui il riscaldamento stratosferico non andasse a segno, il ricompattamento in sede del VP- VPS porterebbe a un nuovo sfondamento della soglia Nam e a brevi episodi freddi da est sul comparto italico, con l'alta pressione in decisa espansione verso il Mediterraneo centro-occidentale. Vi rimando quindi al prossimo aggiornamento tropo-strato a inizio anno con la speranza per gli amanti del freddo che i miglioramenti di questi giorni trovino conferma.

Di seguito i grafici dove è ben visibile il riscaldamento in Stratosfera a 10-30-50-70-100 HPa. Nell'immagine di apertura il Warming a 1 Hpa.

Al prossimo aggiornamento

Vincenzo Ficco{jacomment on}

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