Analisi Stratosfera
Analisi METEO: la svolta che non c'è...
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- Pubblicato 14 Dicembre 2013
- Scritto da Rinaldo Cilli
In molti si staranno certamente domandando che fine abbia fatto l'Inverno dalle aree euro-mediterranee. Dopo la sfuriata gelida che ha investito il Medio Oriente nelle ultime 48-72 ore infatti, seguirà una fase di calma piatta dal punto di vista delle ondate di freddo verso le medio-basse latitudini.
La vasta cupola anticiclonica che continua a proteggere gran parte dell'Europa e del Mediterraneo infatti tenderà solo parzialmente a perdere consistenza tra il fine settimana e in concomitanza con le festitività natalizie, ad opera di un flusso oceanico che gradualmente tenderà ad intensificarsi.
I modelli infatti stanno confermando ad ogni emissione il probabile cambio di tendenza che dovrebbe verificarsi proprio intorno al Santo Natale, quando gran parte dell'Europa e del Mediterraneo dovrebbero risentire di un brusco e sensibile peggioramento delle condizioni meteorologiche.
Forti venti, piogge a tratti intense e copiose nevicate sulle Alpi; questa al momento la "ricetta" per le festitività natalizie, a meno di nuovi, importanti cambiamenti.
Ciò che tuttavia sta maggiormente attirando l'attenzione è la tanto attesa svolta invernale che sta faticando, e non poco, a conquistarsi lo scenario. Tutto a causa di un Vortice Polare che continua a mantenersi piuttosto compatto in sede, traslato verso il nord America e ovviamente poco propenso a spingersi verso in sud, in direzione dell'Europa.
Stiamo ovviamente parlando delle classiche dinamiche invernali che sono solite portare le grandi irruzioni d'aria gelida talvolta fin sul cuore del Mediterraneo. Al momento infatti tutto resta bloccato e per eventuali svolte da un punto di vista sinottico bisognerà ancora attendere a lungo.
Il VP infatti non accenna minimamente a mollare la presa e così facendo inibirà anche le spinte delle onde (la WAVE 1 e la WAVE 2).
E' bene tuttavia segnalare come alle alte quote stratosferiche, generalmente comprese quindi tra 1 e 7 hPa, la wave 2 (l'onda oceanica) tenda a subire un importante rinforzo, pressochè assente o quasi invece alle quote più basse. Ciò significa che qualche disturbo si sta comunque registrando, ma nulla che possa permettere la tanto attesa svolta.
L'immagine situata in basso infatti ci mostra la vorticità potenziale per le prossime 240 ore sull'emisfero settentrionale. Ebbene, si può notare come i valori più elevati continuino ad interessare soprattutto il settore polare, tra la Groenlandia e il nord della Siberia. Ciò conferma per l'appunto una situazione ancora estremamente bloccata, difficile sta destabilizzare.
Manca inoltre il disturbo delle WAVE 1 e 2 al VPS (vortice polare stratosferico) e così sarà ancora per un lungo periodo. La svolta è ancora lontana, lontanissima...bisognerà aver pazienza.
Rinaldo Cilli
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