Analisi & Monitoraggio Teleconnessioni
Uno sguardo a Febbraio: Cosa potrebbe accadere?
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- Pubblicato 24 Gennaio 2013
- Scritto da Luca De Feo
{module[501]} Inutile negare che ad ora gli effetti sperati di questo MMW non si sono ancora visti, o per lo meno non si sono verificati sulle nostre lande e sul nostro continente, ben diversa infatti la situazione americana, alle prese con una possente ondata di gelo piuttosto intenso. Proviamo ora qui a volgere lo sguardo più in là.
Andiamo a ricercare come prima cosa le cause di questo attuale fallimento della dinamica che in molti si aspettavano. Quale miglior indice se non il famoso NAM per valutare l'andamento e lo stato di salute del vortice polare a tutte le quote stratosferiche e troposferiche.
Ebbene possiamo notare come fino ad ora il riscaldamento piuttosto intenso avutosi alle alte quote si sia sostanzialmente arenato alla quota di 200 hpa con scarsi effetti più in basso dove anzi si hanno avuti deboli fenomeni di cooling(raffreddamento). Sicuramente queste è una delle cause che ha inibito lo split troposferico tanto agognato e che tanto avrebbe potuto cambiare le carte in tavola.
Solo ora pare invece che il riscaldamento si stia facendo largo anche in basso come possiamo notare dall'estrema parte destra del grafico dove spunta una colorazione rossa che certifca il riscaldamento.
C'è quindi da aspettarsi a breve uno stravolgimento?
Possibile si come no , ad oggi infatti arrivano segnali discordanti.
Da un lato la colonna del NAM che finalmente sembra voglia tenderci una gelida mano, dall'altra la scarsa vena di sbillancio dell'anticiclone delle Azzorre, noto in gergo come "wave 2".
Possiamo infatti apprezzare dal grafico delle tropwaves come la sua attività appaia ancora piuttosto confusionaria e comunque non viene vista un'attività intensa.
Altro elemento da tenere in considerazione è la MJO che viene vista in transito nelle fasi 7-8, questo potrebbe dare una mano ai blocchi azzorriani in Atlantico, ma lo stesso indice viene visto in bassa magnitudo e peraltro il suo transito in fase 8 potrebbe essere piuttosto rapido e non duraturo.
Analizziamo ora le SSTA dove negli ultimi giorni sembra affermarsi una debole anomalia negativa a largo dell'Iberia e questo potrebbe sfavorire i blocchi atlantici, ma le stesse SSTA mostrano come nel resto dell'Atlantico settentrionale siano presenti anomalie positive che invece farebbero presagire e tenaci blocchi azzorriani.
Come ultimo tassello prendiamo la carta di GFS a 240 ore di previsione all'altezza geopotenziale di 100 hpa(confine tra Stratosfera e Troposfera) e noteremo come il cuore del vortice polare appare sbilanciato verso l'Atlantico distrurbando la wave 2.
Avrete quindi ben compreso che la partita si giochi in Atlantico e come quello che accadrà nei nostri lidi dipenderà fortemente da quello che accadrà in quelle zone.
Nel caso la wave 2 trovasse il giusto corridoio per slanciarsi verso nord e cercare la fusione con l'hp polare che stazione sul polo ormai da molti giorni, potrebbe assistere a buoni episodi invernali di stampo artico o anche continentale.
Diversamente invece la situazione se la gelida stretta di mano tra le due hp non avvenisse, in quel caso le speranze di un buon Inverno si ridurrebbero al lumicino.
Luca De Feo, Meteo Portale Italia.
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