Analisi & Monitoraggio Teleconnessioni
Dopo metà mese crollo dell'indice AO. Svolta invernale o semplice "abbaglio" modellistico?
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- Pubblicato 10 Gennaio 2012
- Scritto da Rinaldo Cilli
Stiamo seguendo le dinamiche di questa evoluzione con estrema attenzione e mai come ora, in questa stagione, ci stiamo concentrando su di un determinato fenomeno atmosferico. Ci riferiamo naturalmente al riscaldamento stratosferico che si sta compiendo sulle terre polari e che, come abbiamo detto nella nostra ultima analisi, dovrebbe raggiungere il suo apice intorno alla giornata del 16 gennaio. Ciò significa dunque che eventuali effetti in termini di freddo dovrebbero a sua volta materializzarsi in concomitanza con gli ultimi giorni del mese (per via della propagazione del riscaldamento alle quote stratosferiche inferiori, 30, 50 hPa e così via). Un'occhio di riguardo va così lanciato allo stato salutare del Vortice Polare, ancora su valori positivi ma previsto in calo già nel corso dei prossimi giorni. Calo che effettivamente coinciderà con la prima, vera irruzione gelida sull'Europa orientale nel corso del fine settimana, di cui vi rimando l'editoriale odierno: Finalmente ecco il grande freddo sull'Europa orientale. Nei prossimi giorni brusco calo termico ovunque. Ora, stabilire con chiarezza se la saccatura polare potrà coinvolgere l'Italia è ancora prematuro, è bene aspettare ancora un paio di giorni prima di sbilanciarsi. Il perchè è esclusivamente dovuto all'estrema incertezza che i modelli continuano a mostrare nelle loro emissioni.
Tuttavia è molto interessante osservare il comportamento dell'indice AO attraverso l'immagine allegata a questo articolo. Come potete osservare abbiamo evidenziato tramite un cerchio nero il picco minimo che dovrebbe toccare l'AO dopo la metà del mese. Un brusco crollo che dovrebbe coincidere con il succitato riscaldamento strastosferico. Ciò effettivamente potrebbe trarci in inganno, o quanto meno potrebbe negare la teoria stratosferica della propagazione calda alle quote inferiori. I tempi, come detto, variano dai 7 ai 12 giorni e il riscaldamente previsto intorno al 16 rimanderebbe tutti i discorsi alla conclusione mensile.
E allora perchè quel crollo dell'AO? E' forse un abbaglio modellistico? Il fatto che la Stratosfera prosegua a subire dei riscaldamenti pressochè contui dovrebbe implicare un netto e deciso rallentamento del Vortice Polare alle alte latitudini, con conseguenti disturbi che ne comporterebbero un'eventuale rottura. Il fatto che i modelli intravedano il passaggio a segno negativo conferma come la trottola gelida dovrebbe nettamente rallentare la sua corsa e spingersi a latitudini più inferiori. Vortice Polare dunque disturbato già dopo la metà del mese. Il riscaldamento stratosferico a 10 hPa sarà dunque così violento da causare subito una divisione del VP? Sembrerebbe così, ma riguardo a questo aspetto preferiamo comunque attendere eventuali altre novità.
La sensazione è che comunque la bassa pressione polare subirà una netta e decisa "batosta" ed accenderebbe le speranze di gelo e neve per gran parte dell'Europa. Sarà la svolta invernale? Probabile, ma non tramonta e resta nascosta nell'ombra l'ipotesi dell'abbaglio modellistico. Se la verità è nel mezzo allora tutti contenti ma certamente non tanto felicissimi.
(Crolla l'indice AO dopo metà mese. Arriva il grande freddo?)
Rinaldo Cilli{jacomment on}
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