Analisi & Monitoraggio Teleconnessioni
Anticiclone azzorriano invadente in area mediterranea. C'è anche lo zampino della Nina, ma non solo...
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- Pubblicato 06 Dicembre 2011
- Scritto da Rinaldo Cilli
L'estrema compattezza del Vortice Polare sta attualmente cancellando la stagione invernale dal bacino centro-occidentale del Mediterraneo, spesso sede, in quest'ultimo periodo, di frequenti sortite da parte dell'anticiclone azzorriano. Tale meccasimo, oltre ad essere legato ad una statica "immobilità" degli indici teleconnettivi, trova correlazioni anche con l'attuale fase di ENSO negativo, che, seppur debole, tende a schiacciare il promontorio anticiclonico favorendone l'estensione lungo i paralleli.
E' un pò quello che sta accadendo in queste ultime settimane sullo scacchiere barico europeo. Il rinforzo della circolazione depressionaria tra Islanda, Isole Britanniche e Scandinavia non ha permesso all'alta pressione si ergersi a blocco delle correnti oceaniche, sfavorendo dunque la creazione di una potenziale configurazione invernale. Il Vortice Polare, in gran forma in questo periodo, sta raffreddando le terre settentrionali, ma non ha disturbi significativi che gli consentono di spostarsi da tali territori.
Ribadiamo inoltre, ed è molto importante, che la Stratosfera sta proseguendo, seppur tra alti e bassi, il suo ormai affermato raffreddamento e ci vorrebbe solo un forte riscaldamento per muovere decisamente tale situazione.
Tutto insomma gira per il verso sbagliato e al momento per l'inverno sul Mediterraneo le cose si fanno davvero complicate, anche perchè, che fossero difficili lo si era già capito fin dall'inizio.
Anche osservando il quadro delle teleconnessioni oceaniche non emerge nessuna nota positiva, tanto più che l'Enso si mantiene negativo (seppur non in maniera marcata), ma quanto basta per determinare un maggior coinvolgimento da parte dell'alta pressione azzorriana in sede mediterranea. Come cambierà nelle prossime settimane è difficile dirlo, anche se alcuni modelli propendono per una fase negativa almeno fino a Febbraio-Marzo, il che complicherebbe ulteriormente il meccanismo configurativo.
Infine è bene menzionare anche le anomalie delle acque superficiali, per individuare ancora un classico schema da tripolo positivo. Schema questo che favorisce l'ingerenza azzorriana verso il Mediterraneo centro-occidentale, con forte anomalia negativa sull'Atlantico centro-settentrionale che esalta le depressioni oceaniche. Una situazione dunque davvero molto complicata. Da notare infine le acque più fredde dell'Africa occidentale. Brutto segno per l'anticiclone, che non avrebbe così gli apporti caldi necessari per tentare (ed è bene sottolineare tentare) eventuali sortite meridiane verso nord.
La strada insomma è tutta in salita, e la stagione avanza inesorabile...
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Rinaldo Cilli{jacomment on}
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