Analisi Meteorologica
Evoluzione a SCAND+ ai primi di Luglio, l'aria fresca insidierà il caldo AFRICANO
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- Pubblicato 25 Giugno 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
Ci sono quei giorni in cui si spera che una determinata evoluzione sinottica venga ritratta, confermata o semplicemente ridimensionata. In Inverno gli amanti del freddo sperano, ad esempio, che l'ondata di gelo prevista si materializzi, in estate invece si spera che quanto meno quella calda venga o ritrattata oppure, nella migliore delle ipotesi, rimaneggiata, ridimensionata.
E' il gioco delle parti, in Inverno va bene a te, in Estate va bene a me. Per forza di cose, infatti, in entrambe i casi prima o poi farà freddo e farà caldo, è fisiologico ed impossibile pensare il contrario. Ora, considerando che siamo in Estate, nel periodo più caldo dell'intera stagione, ogni settimana è buona per imbattersi in una fase calda, moderatamente calda o intensamente calda, dipenderà poi da come si disporranno le figure sinottiche su scala euro-mediterranea. E al momento a tenerci sulle spine, pensate un pò, è proprio il famigerato anticiclone nord-africano...
In realtà non stiamo parlando di qualcosa di pazzesco, semplicemente di una situazione evolutiva che continua a presentare discprepanze marcate più o meno evidenti. Ovviamente, chi ci segue assiduamente, avrà senz'altro capito ormai che nella prima settimana di Luglio l'Europa vivrà un'intensa ondata di caldo ad opera dell'anticiclone nord-africano che si ergerà molto più a nord rispetto ai propri territori di appartenenza. Si tratta ora solo di stabilire in che modo questa configurazione prenderà realmente corpo; nei giorni scorsi l'Italia e il Mediterraneo centrale sembravano l'obiettivo primario, nelle ultime 48 ore invece sembra che la traiettoria del flusso sub-tropicale possa coinvolgere maggiormente la Spagna, la Frencia e le Isole Britanniche.
Questo ovviamente apre scenari notevolmente diversi per quel che riguarda le sorti meteo-climatiche della nostra Penisola; se davvero prendesse corpo l'evoluzione che il modello GFS sta inquadrando da due giorni, allora sull'Italia il tempo comunque si manterrà stabile e mediamente più caldo rispetto agli ultimi giorni, ma senza il fastidio dell'afa e soprattutto con frequente instabilità collegata a interferenze fresche da est/nord-est. Caldo che quindi non si rivelerebbe di portata particolarmente intensa anzi, probabilmente tra il Sud e i versanti orientali peninsulari non si avvertirebbe affatto (o quasi). Ma di questo comunque torneremo a parlarne, anche perchè c'è ancora una certa differenza tra le emissioni modellistiche dell'ente americano (GFS) e di quello europeo (ECMWF).
E' altresì molto interessante osservare che questa dinamica evolutiva verrà resa ancor più incerta dalla formazione di un secondo anticiclone in sede scandinava; si tratta della classica evoluzione a SCAND+, quella che durante la stagione invernale causa molto spesso l'arrivo di intense ondate di gelo dalla Russia, in moto retrogrado. Ebbene, sarà proprio questa figura a complicare i piani espansionistici dell'anticiclone nord-africano che, trovando la strada sbarrata ad est per via della presenza di un nocciolo d'aria fresca in quota, devierebbe il proprio flusso caldo verso l'Europa occidentale, andandosi poi a spingere fin sulla Gran Bretagna con termiche a 850 hPa anche prossime a +24/+25°C (valori al suolo che quindi supererebbero abbondantemente i +35/+36°C).
E sull'Italia? Come detto la media delle temperature si alzerà e su molte regioni raggiungere e/o superare i +30°C non sarà affatto difficile. Ma bisognerà tener conto delle infiltrazioni fresche in quota menzionate in precedenza e collegate al disturbo fresco che si isolerà tra la Russia e i vicini Balcani. Interferenze che infatti potrebbero causare un aumento marcato dell'instabilità atmosferica, con sviluppo di temporali anche piuttosto forti causa il marcato contrasto termico presente. Ovviamente torneremo su questa evoluzione anche nei prossimi giorni, non mancate di seguirci.
Rinaldo Cilli
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