Analisi Meteorologica
Tra INSTABILITA' e anticiclone fino alla conclusione di Maggio
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- Pubblicato 20 Maggio 2015
- Scritto da Rinaldo Cilli
Sulle Alpi sembra tornato l'Inverno, la neve è scesa fino a quote molto basse per questo periodo e in molte zone i bianchi fiocchi si sono spinti fin sotto i 1400-1500 metri. Tutto per "colpa" di una nuova saccatura nord-atlantica scivolata dal nord Europa verso il Mediterraneo centrale, ove è andata a scavare un vortice di bassa pressione che dal Mar Ligure si sposterà, giorno dopo giorno, verso sud-est.
Questa perturbazione è collegata ad un vortice di bassa pressione che dalle Isole Britanniche si è poi via via esteso verso la Penisola scandinava, il cui fronte freddo nella giornata di ieri ha impattato sulla catena alpina e ha poi attraversato, entro la notte, gran parte del Settentrione. Come risposta all'ingresso delle correnti fresche oceaniche non poteva certo mancare lo spunto caldo africano in direzione dell'estremo Sud Italia, ove oggi le temperature hanno agevolmente varcato i +30°C.
La saccatura, già a partire dalla notte su venerdì, si staccherà dal flusso portante e si isolerà sul Mediterraneo tramite un vasto cut-off che "viaggerà" libero tra l'Italia e i vicini Balcani. Il centro motore della circolazione ciclonica traslerà quindi dapprima verso il medio versante tirrenico e poi, nella notte su sabato 23, verso quello Adriatico, distribuendo qua e la forti temporali e intensi rovesci. Proprio venerdì sarà la giornata peggiore (consulta le previsioni per i prossimi giorni), ma l'instabilità, tra il Centro e il Sud, persisterà in maniera diffusa almeno sino a domenica 25.
E poi che cosa succederà? Per spingerci oltre e dare uno sguardo a quel che potrà accadere dopo ci avvaliamo, come sempre, degli spaghi probabilistici, ancora una volta incentrati sulla città di Roma. Ebbene, osservate la mappa; le temperature (attualmente ancora sopra le medie) inizieranno ad ababssarsi in maniera sensibile proprio a partire da giovedì 21, per poi registrare la fase culminante entro venerdì 22 (in questo caso i valori si spingeranno sotto media).
Sotto media termico che persisterà poi fino all'inizio della successiva settimana, quando è previsto un graduale rientro verso la normalità climatica. Normalità, tuttavia, non significa che il tempo si manterrà totalmente stabile, perchè in questa fase non si esclude la possibilità di qualche temporale diffuso soprattutto nelle zone interne e in prossimità dei rilievi montuosi.
La fase climatica in perfetta sintonia con le medie termiche di questo periodo durerà lo spazio di tre-quattro giorni, anche se alcuni cluster propendono per una breve parentesi calda (comunque ci torneremo). Subito dopo, lo vedete anche dalla cartina, prevale l'incetrezza e gli spaghi iniziano a dilatarsi con sempre maggior ampiezza. Anche qui, però, emerge come al momento non vi sia in vista nessuna ondata di caldo degna di approfondimenti anzi, addirittura non è escluso che possa in un certo qualmodo persistere una diffusa instabilità temporalesca.
Rinaldo Cilli
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