Analisi Meteorologica
La NEVE di lunedì e martedì: Sud e Adriatiche sempre favorite
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- Pubblicato 08 Febbraio 2015
- Scritto da Luca Angelini
Irruzione di aria molto fredda di origine polare sulle nostre regioni del centro-sud. Lo start questa sera, cui seguirà una tirata unica fatta di vento forte, freddo intenso e nevicate frequenti, a tratti persino su pianure e coste sino alla mattina di martedi 10. Entriamo ora in un primo dettaglio.
SITUAZIONE: lungo il bordo orientale dell’anticiclone atlantico, in via di rinforzo ed elongazione verso la Groenlandia, scorre un nucleo di aria molto fredda di origine artico-marittima, pilotato da una anomalia della
tropopausa che si va aprendo un canale verso l’Europa orientale, con destinazione Balcani. La massa d’aria fredda, dopo aver superato nella notte la regione scandinava e questa mattina la Polonia, si trova ora tra Austria e Repubblica Ceca, in procinto di doppiare l’arco alpino orientale.
EVOLUZIONE: la presenza di un minimo residuo sul basso Tirreno (è quello che ha portato le recenti nevicate al nord) fungerà da esca e aggancerà la vorticità in arrivo dal nord Europa tanto da deviare parte della colata fredda verso le nostre regioni meridionali. L’impatto della nuova massa d’aria avverrà in due successive pulsazioni: una prima, dovuta al contraccolpo freddo che inizia a premere dall’altra parte dell’Adriatico, sino a domenica pomeriggio, un secondo con l’inserimento della lama fredda vera e propria a partire dalla serata.
PREVISIONE FINO ALLE 24.00 DI LUNEDI: il ramo occluso della vecchia circolazione depressionaria genera sino a domenica pomeriggio condizioni di moderata instabilità tra sud Marche, Abruzzo e sul Meridione, con qualche rovescio intervallato da frequenti pause asciutte. Quota neve compresa tra i 500-700 metri di Marche Abruzzo, gli 800-900 metri dell’Appennino Calabro-Lucano e i 1.000 metri di Aspromonte e Sicilia. Ventilazione moderata da nord-ovest.
L’IRRUZIONE FREDDA: in serata irrompe la coda del fronte freddo, che genererà una brusca rotazione del vento da nord, un sensibile calo delle temperature e un calo del limite delle nevicate fin su pianura e sulla fascia costiera compresa tra le Marche meridionali e il Molise. Nella notte e per l’intera giornata di lunedì, la neve raggiungerà anche le quote pianeggianti della Puglia, della Basilicata e della Calabria settentrionale, mentre si attesterà intorno a 300 metri sulla Calabria meridionale (dove i fenomeni saranno comunque più occasionali) e a 400 metri sul nord della Sicilia.
Possibili temporanei sconfinamenti su Sanni ma soprattutto Irpinia. Potrebbero dunque svegliarsi imbiancate città costiere come Pescara, Termoli, Foggia, Brindisi, Bari, Lecce e Taranto. Neve anche a L’Aquila, Campobasso, Isernia, Potenza, Matera e Cosenza. Possibili spruzzate anche ad Avellino, Crotone e Catanzaro e in collina su Reggino, Messinese tirrenico e Palermitano. Nella seconda parte della giornata ancora rovesci sparsi, con limite delle nevicate previsto in rialzo a 300-400 metri sui settori peninsulari, fino a 500-600 metri in Sicilia.
TENDENZA PER MARTEDI: al mattino ancora un po’ di instabilità, con nuvolaglia e residue brevi nevicate a partire da 500 e 600 metri, cui seguirà una raduale cessazione delle precipitazioni e un indebolimento del vento che ruoterà nuovamente a nord-ovest. Ancora freddo con temperature sotto la media, ma il leggero rialzo rispetto a lunedì.
Luca Angelini
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