Analisi Meteorologica
Aria GELIDA lambisce l'Italia: NEVE MODERATA su medio-basso Adriatico e Sud
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- Pubblicato 07 Febbraio 2015
- Scritto da Angelo Ruggieri
Condizioni meteo in graduale miglioramento sulle regioni Settentrionali con pioggia e neve, fortunatamente, in progressiva attenuazione. Nel corso dei prossimi giorni sarà, invece, il Centro-Sud ad essere interessato da un rapido, ma incisivo, peggioramento del tempo.
Proprio in queste ore una massa d’aria molto fredda, sollecitata dal movimento anomalo dell’Anticiclone delle Azzorre verso le Isole Britanniche, tenta di spingersi fin verso le basse latitudini. Stando ai recenti aggiornamenti dei modelli fisico-matematici, difatti, il nucleo gelido irromperà principalmente su regioni Balcaniche, Grecia e Turchia, lambendo invece i settori adriatici centrali e meridionali della nostra Penisola.
Con una siffatta disposizione barica si può ipotizzare, in primis, un brusco calo delle temperature favorito dal rapido passaggio di isoterme ad 850 hPa (circa 1500 metri di quota) comprese tra -8° e -12°C oltre ad un repentino peggioramento delle condizioni meteorologiche favorevoli allo sviluppo di precipitazioni tra Marche meridionali e Sicilia settentrionale.
Il transito della massa d’aria gelida sul mar Adriatico (le cui temperature superficiali indugiano ancora su valori piuttosto ‘tiepidi’) favorirà la genesi di annuvolamenti cumuliformi che, dal pomeriggio di domenica 8 febbraio, arrecheranno precipitazioni diffuse a carattere di rovescio o temporale. Manifestazioni, queste, esacerbate dal fenomeno dello Stau, ossia dallo sbarramento offerto dalla catena Appenninica. Con una tale disposizione sinottica appare evidente che le precipitazioni assumeranno carattere nevoso, a tratti fin sui litorali, sui settori meridionali delle Marche, su Abruzzo, Molise, Puglia, entroterra campano e Basilicata; a quote leggermente più alte tra Calabria e Sicilia.
Al momento è difficile spingersi oltre un’indicazione generica della quota neve ma, allo stato attuale delle cose, non è da escludere che i fiocchi possano spingersi fin su Foggia, Bari e Lecce. Come accennato in precedenza, l’irruzione fredda potrebbe ‘consumarsi’ nell’arco di 24 ore: già dal pomeriggio di lunedì 9, difatti, i fenomeni tenderanno ad attenuarsi fino a cessare su Marche, Abruzzo e Molise, mentre persisterà ancora della marcata instabilità sulle regioni Meridionali.
P.S.: diffidate di chi, in queste, ore diffonde notizie false e tendenziose circa l'arrivo del Burian, il gelido vento siberiano. Probabilmente un generale ripasso della geografia eviterebbe questi strafalcioni.
Angelo Ruggieri
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