Analisi Meteorologica
Porte aperte al ritorno delle PIOGGE AUTUNNALI, farà più fresco per correnti nord-atlantiche
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- Pubblicato 22 Novembre 2014
- Scritto da Rinaldo Cilli
V'è un momento in cui molti meteo-appassionati auspicano al tanto atteso cambio stagionale che porti finalmente l'Inverno anche sull'Europa. Tanta è infatti la preoccupazione che la stagione 2014-2015 possa, in un certo qualmodo, emulare quella precedente, quando neve, gelo e temperature polari devastarono soprattutto gli Stati Uniti.
In questa fase, soprattutto, iniziano a sorgere i primi, fondati dubbi; negli USA è già giunta una delle più fredde (probabilmente la più fredda) ondata di gelo che si ricordi nel mese di Novembre, tra lunedì e mercoledì ne giungerà un'altra, tra giovedì e domenica un'altra ancora. Ben due nel giro di una settimana, tre se ci contiamo anche quella della passata. Insomma, tutto lascia presagire che ci troviamo difronte ad un inverno fotocopia a quello dell'anno scorso, la speranza di molti è che questo pattern possa finalmente cambiare durante l'arco dei prossimi due-tre mesi.
Dal canto suo invece l'Europa se ne sta tranquilla, tra sistemi depressionari da una parte, anticicloni dinamici dall'altra e rimonte calde sub-tropicali nelle zone più meridionali, Italia (ovviamente) compresa. Qui non solo prevalgono le schiarite, ma le temperature continuano a salire di giorno in giorno e pensate, entro lunedì sulla Sardegna si potranno persino la lambire i +25/+26°C. Se da una parte si superano record su record di gelo, da qualcun'altra (ma sempre da noi?) si superano invece record di caldo (ma di questo ne riparleremo). Basti pensare infatti che allo stato attuale i Paesi più freddi, con termiche a 850 hPa fino a -4/-6°C (!!!), sono la Russia e la Scandinavia.
Nel corso dei prossimi giorni lo scenario sinottico subirà una nuova, importante variazione. A metà della prossima settimana la bassa pressione islandese tenderà nuovamente ad approfondirsi, spianando così la strada al ritorno delle grandi perturbazioni atlantiche verso l'Europa. Sull'Italia i primi guasti prenderanno corpo già attorno a martedì-mercoledì, quando qualche pioggia tornerà a bagnare soprattutto le regioni centro-settentrionali.
Entro la fine del mese, tuttavia, la spinta delle correnti nord-atlantiche dovrebbe divenire via via sempre più incisiva, tanto che l'aria fresca di estrazione polare, dovrebbe penetrare fin sul cuore del Mar Mediterraneo. Stavolta però non sarà lo scirocco a spingere i sistemi verso l'Italia, bensì aria da ovest/nord-ovest, quindi più fredda, con peggioramenti molto rapidi nello spostamento da ovest verso e est e le Alpi che potrebbero subire importanti e benefici apporti nevosi in vista dell'ormai imminente esordio dell'inverno meteorologico.
Al momento quindi non sembrano esserci importanti novità nel medio-lungo termine. E' un Atlantico che fa paura, continua a mantenersi in forma e così sarà ancora per oltre 10-15 giorni. Per l'Inverno, certamente, c'è tempo anche perchè al termine della stagione (che ancora non inizia, tuttavia) mancano almeno tre mesi (e oltre). Ai primi di Dicembre potrebbe inoltre formarsi, sui settori siberiani, il potente anticiclone russo-siberiano, capiremo in seguito quali saranno gli effetti che potrebbe comportare sullo scenario sinottico dell'intera Europa.
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