Analisi Meteorologica
Spettacolare "delta" del "getto polare" in Atlantico favorirà il ritorno dell'alta pressione sull'Italia
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- Pubblicato 17 Novembre 2014
- Scritto da Daniele Ingemi
Nei prossimi giorni, la circolazione atmosferica sul vecchio continente sarà influenzata dalla formazione, sul nord Atlantico, nel tratto di oceano a sud-ovest dell’Islanda, di un ampio “delta” (separazione del ramo principale del “getto” in due rami secondari “derivati”) del “getto polare”, che fuoriesce a gran velocità dagli USA nord-orientali e dal Canada orientale.
Questa notevole diffluenza del campo del vento, attorno i 300-250 hpa, indotta da un aumento dei valori di geopotenziale sull’Atlantico orientale, creerà una netta separazione del ramo principale del “getto polare”, in due rami secondari. Il ramo più settentrionale si dipanerà verso l’alto mar di Norvegia e il mar di Barents, aggirando lungo il bordo più settentrionale l’imponente anticiclone di blocco da settimane posizionato sulla Russia europea.
Il ramo più meridionale, invece, si spingerà verso latitudini più meridionali, andando a rinforzare un vecchio asse di saccatura, contribuendo ad allungarla fin verso le Azzorre e l’Atlantico portoghese.
Il ramo secondario discendente del “getto polare”, in uscita dal margine più meridionale di questo “delta”, entrando da sinistra riempirà l’asse di saccatura, localizzato in mezzo all’Atlantico, di aria molto fredda d’origine polare, agevolando una notevole riacutizzazione dell’ampia ondulazione ciclonica con lo scivolamento rapido di quest’aria molto fredda verso latitudini più meridionali. L’approfondimento di questa ampia ondulazione ciclonica, in mezzo all’Atlantico, favorirà il conseguente sviluppo, più ad est, di una ondulazione anticiclonica che già da mercoledì comincerà ad inglobare dapprima la Spagna, ed in seguito il Mediterraneo centro-occidentale e parte dell’Europa centrale, aprendo un periodo di tempo maggiormente stabile sulle nostre regioni, a partire dalle giornate di mercoledì e giovedì. Figura anticiclonica che ripristinerà condizioni di tempo stabile e soleggiato su buona parte delle nostre regioni, almeno fino al prossimo weekend. Ma la durata di questo promontorio anticiclonico dipenderà proprio dalla presenza di questo “delta” in mezzo all’Atlantico. Un suo collasso, ad opera di un nuovo “Jet Streak” (massimo di velocità del “getto”) in uscita dal nord America, rischia di riaprire nuovamente la porta dell’umido flusso perturbato atlantico, con il suo carico di cicloni e sistemi frontali pronti ad entrare nuovamente dentro il Mediterraneo, coinvolgendo con piogge e rovesci buona parte del territorio nazionale.
Daniele Ingemi
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