Analisi Meteorologica

Tendenza Europa lungo termine 08 aprile 2014

Dettagli: Categoria principale: Monitoraggio & Analisi modelli; Categoria: Analisi Meteorologica; Pubblicato 30 Marzo 2014; Scritto da Luciano Serangeli

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Analisi meteorologica a lungo termine su base ECMWF.

Premessa:

Il grado di affidabilità delle proiezioni ECMWF passa dal 98% del breve termine (1-3 giorni), al 91% del medio (3-5 giorni), per finire intorno al 61 già all'inizio del lungo termine (7-10 giorni), ovvero in una soglia di assai bassa attendibilità previsionale.

Dopo i 10 giorni il livello di affidabilità scende sotto il 50% divenendo marginale.

Si tenga perciò presente, che da un'emissione all'altra gli scostamenti previsionali possono divenire rilevanti e che tale tendenza, ovvero il lungo termine, deve essere quindi recepita con molta cautela.

Analisi:

Nel lungo termine ECMWF (emissione 12z del 29 marzo 2014) individua un rinnovato vigore del lobo canadese del Vortice Polare e in special modo del ramo islandese dello stesso (leggi qui), cosa quest'ultima che favorisce, come da letteratura, un'uscita del Getto Polare alle alte latitudini.

Le perturbazioni in questi casi scorrono sull'Europa settentrionale, favorendo alle latitudini temperate l'espansione verso nord di un vasto campo anticiclonico.

Sommando questa prima condizione alla presenza in aperto Atlantico di una zona depressionaria nel comparto azzorriano, l'Anticiclone delle Azzorre verrebbe sospinto fuori sede naturale, posizionandosi in maniera obliqua tra Africa Nordoccidentale ed Europa centrale.

Conclusioni:

Come da illustrazione allegata, e tenendo ben presente come specificato dalla premessa di inizio articolo che stiamo parlando di una tendenza ipotetica a lungo termine, l'Europa potrebbe vedere condizioni di stabilità diffusa, fatta eccezione per i suoi territori più settentrionali, costituiti dall'Islanda, dal nord del Regno Unito e dalla parte occidentale della Scandinavia.

Più ad est, oltre il promontorio anticiclonico che potrebbe spingersi sino alle zone settentrionali di Norvegia e Finlandia, il getto Polare scenderebbe sul comparto russo con moto retrogrado (da est verso ovest) sino ai margini del Mar Nero, favorendo per espansione condizioni di bassa pressione fin sui territori di Turchia e Grecia.

Condizioni queste ultime di cosiddetta bassa pressione sterile, venendosi a generare in concomitanza con valori di geopotenziale piuttosto alti, i quali tendono ad inibire le precipitazioni.

In Italia, in un contesto generalmente stabile, le regioni adriatiche sarebbero interessate in bassa e media Troposfera da correnti più fresche di origine orientale, che potrebbero innescare fenomeni temporaleschi da contrasto termico con le temperature più alte presenti al suolo nelle ore più calde della giornata.

Europa lungotermine 8apr14r