Analisi Meteorologica
IPOTESI di lungo periodo anticiclonico all'orizzonte, L'INVERNO si prende una pausa? Dettagli
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- Pubblicato 03 Dicembre 2013
- Scritto da Rinaldo Cilli
Mentre va progressivamente esaurendosi l'azione instabile del vortice depressionario giunto nelle ultime 24-48 ore sulle regioni meridionali, uno sguardo va già proiettato alla situazione per il medio-lungo termine, cercando di individuare possibili linee di tendenza.
Partiamo innanzitutto dalle conferme: nei prossimi giorni il tempo subirà un notevole miglioramento, e tutto grazie all'alta pressione delle Azzorre che si estenderà lungo i paralleli sull'Europa centro-meridionale. Anche laddove hanno insistito le forti piogge degli ultimi giorni la situazione migliorerà, anche se domani sarà ancora possibile qualche episodico acquazzone sparso, in special modo all'estremo Meridione (ma in via di colmamento).
Bel tempo che determinerà poi anche un deciso aumento delle temperature, peraltro già oggi ben avvertibile soprattutto al Centro-Nord. Diverse località hanno infatti superato i 17/18°C e in alcune addirittura si sono toccati i +20°C (come ad Albenga, in Liguria).
Nel corso del week-end poi verremo lambiti da una saccatura d'aria gelida che determinerà una cruda fase invernale soprattutto sui Paesi dell'Europa centrale ed orientale, che sprofonderanno in una fase gelida e nevosa estremamente duratura. Avvertiremo un calo termico soprattutto esaltato da forti venti orientali o nord-orientali, ma in prevalenza il tempo si manterrà secco, quasi ovunque.
Siamo intorno al periodo 6-8 Dicembre; la colata gelida che invaderà il vecchio Continente terminerà entro il 10 del mese la propria "corsa" spingendosi verso il comparto balcanico. Sull'Italia si avrà un progressivo ma costante aumento della pressione atmosferica, coincidente ad una spinta decisa verso ovest dell'anticiclone delle Azzorre, che riporterà tra il Mediterraneo centro-occidentale, la Francia, la Germania e le Isole Britanniche condizioni di affermata stabilità.
Da qui potrebbe pertanto aprirsi un lungo periodo contraddistinto dall'assoluto predominio della figura stabilizzante azzorriana sull'Europa, come rappresentato dalla mappa modificata allegata a questo articolo. Le saccature gelide polari spingeranno verso est ed interessereanno soprattutto l'area russa più orientale, mentre le perturbazioni atlantiche compiranno un giro più settentrionale e scorreranno verso il nord e il nord-est della Scandinavia.
La novità è che la fase anticiclonica potrebbe poi perdurare per un lungo periodo, almeno fino alla prima metà del mese di Dicembre. Ovviamente si tratta solo di ipotesi, ma non del tutto infondate visto anche l'andamento degli indici teleconnettivi. Stanno invece perdendo sempre più quota le ipotesi relative ad azioni gelide con moto retrogrado da est, in quanto andà a mancare la spinta dell'alta pressione stessa verso nord-est.
E' pertanto estremamente plausibile l'arrivo di una fase meteorologica mite e soleggiata che potrebbe farci compagnia anche per sette-dieci giorni. L'Inverno si prenderà così una pausa dopo la sfuriata gelida dell'Immacolata, poi sarà solo alta pressione. Qualcuno forse penserà che anche nel Dicembre del 1984 ci fu una lunga fase anticiclonica, ma a Gennaio si verificò un'ondata di gelo eccezionale. Ma la meteorologia ci insegna che i movimenti barici non rispecchiano copioni già verificatisi nel passato, quindi...
Rinaldo Cilli
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