Analisi Tropo-Stratosferica
NAM & STRATOSFERA: brutti segnali per i freddofili. Si avvicina la soglia critica di stabilità atmosferica a lungo termine
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- Categoria principale: Monitoraggio & Analisi modelli
- Categoria: Analisi Tropo-Stratosferica
- Pubblicato 18 Novembre 2012
- Scritto da Luciano Serangeli
Per chi ha un minimo di dimestichezza col North Annular Mode e le sue indicazioni al riguardo della tenuta del Vortice Polare in inverno, non sarà sfuggito in questi ultimi giorni la marcia lenta ma costante di avvicinamento alla soglia critica del valore di +1,5 di anomalia negativa di geopotenziale ( non lasciatevi ingannare dal segno più ).
Tale valore causa cooling ( raffreddamento ) stratosferico e AO positivo in Troposfera, con stabilità del Vortice Polare Troposferico per un periodo che può protrarsi fino a 60 giorni.
Se ciò non sembrasse sufficiente, a conferma di tali dati interviene il monitoraggio barico-termico della Stratosfera, che evidenzia la sostanziale assenza di scaldate a qualsiasi quota barica e mostra un rientro veloce delle pochissime variazioni termiche positive presenti per lo più alle quote medie e basse della Stratosfera stessa.
Se a qualcuno quanto espresso sinora risultasse alquanto incomprensibile, potrà ovviare a ciò leggendo QUI il brevissimo articolo didattico sul NAM ( North Annular Mode ).
Ma veniamo al dunque avvalendoci delle semplici mappe di monitoraggio del NAM e delle quote isobariche stratosferiche citate.
Il NAM di seguito mostra una tendenza al prevalere del raffreddamento della colonna d'aria tropo-stratosferica a partire dal 28 di ottobre valore +0,1 per giungere al 12 di novembre ad un valore di +1,0.
Evidente inoltre nella parte destra della mappa, più vicina ai giorni che stiamo vivendo, il colore celeste, sinonimo di diminuzione termica presente a tutte le quote.
A seguire invece l'immagine dei geopotenziali alla quota isobarica di 10 hPa in Stratosfera, dove la bassa pressione che compone il Vortice Polare appare strutturatissima e compatta, niente affatto disturbato da un'eventuale figura altopressoria in sede aleutinica. Possiamo notare lontanissima dal VPS una struttura di alta pressione sulla fascia equatoriale atlantica.
Ed ecco infine per la stessa quota la mappa termica, che mette in risalto come non appaia alcun tipo di zona di riscaldamento recente o in fase di riassorbimento.
C'è quindi da domandarsi se tale tendenza sia destinata a protrarsi, sino al raggiungimento di un cooling stratosferico tale da portare alla stabilità atmosferica nell'emisfero settentrionale per un periodo molto lungo dell'attuale semestre freddo, o se nei prossimi giorni potrà evidenziarsi un auspicato rientro dell'attuale raffreddamento, a confortare le speranze per ora vanificate dei tanti freddofili in attesa come tutti gli inverni di gelide sorprese.
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